Scritta da: Domenico Adonini
Giovane è colui che ama tutto ciò che fa.
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Giovane è colui che ama tutto ciò che fa.
Per i bambini nulla è impossibile: ragionano col cuore.
Se le stelle sono così tante è perché ogni bambino possa averne una la notte di Natale.
Cresci con onore, rispetta sempre tutti senza farti calpestare, cresci con orgoglio.
I balocchi degli adulti sono chiamati affari, mentre quelli dei fanciulli, per quanto simili, sono puniti dagli adulti.
Il bambino che vive una situazione di abbandono non è in grado di attribuire un significato preciso agli eventi che vive: non riesce a immaginare perché i propri genitori sono scomparsi, perché gli hanno fatto del male, perché si trova da solo in una situazione nuova, con persone sconosciute o con familiari che comunque non rispondono al suo desiderio di stare con la propria famiglia. Un bambino percepisce questa situazione in modo confuso, non riesce a distinguere emozioni e pensieri, ad individuare una spiegazione, un plausibile motivo. Avverte solo disagio, malessere, insofferenza, ma non è in grado di attribuire un nome a questi eventi, di riconoscere i sentimenti che prova, di denominarli come rabbia, dolore, disperazione. L'abbandono, come ogni trauma, è un evento che suscita emozioni piuttosto che pensieri ed in particolare provoca un malessere diffuso. Il dolore si trasforma in una tensione che il bambino prova "nella pancia", come una sensazione di difficile identificazione.
Guardate negli occhi vostro figlio, vostra figlia. Se non ne avete, guardate negli occhi un bambino, una bambina. Ne scoprirete la purezza, l'amore, la vita.
Il sorriso di un bimbo è come la luce delle stelle, se lo spegni vivrai per sempre nell'oscurità.
Ai figli non va detto tutto, ma un padre deve sapere sempre ogni cosa.
La serenità è quella dolce ingenuità che vive nel cuore di un bambino.