Che cosa strana è la Felicità: mentre pensi di averla qua, "paf" e scompare già!
Lieve di un soffio impalpabile come zucchero a velo mentre ti fa gustare il candore di un attimo già non senti più il dolce sul palato, perché il salato è appena tornato.
Ti resta così l'amarezza di non averlo che assaggiato... quell'attimo tanto sospirato!
Viaggiare c'è a chi piace e a chi fa star male, tutto dipende se si viaggia per divertimento ma l'emigrante di questo non è contento e di certo lo fà con la morte dentro. Partire, tornare, ripartire e ritornare ancora è un'odissea che cresce d'ora in ora. La necessità gli mette in mano la valigia, oltre l'oceano lo fà arrivare e non è solo per l'Estate o un periodo di ferie, spesso dura per tutta la vita.
Gli occhi si perdono tra le rotondità delle colline, appoggiate su prati sconfinati... Un fiumiciattolo, piccolo sentiero d'acqua nell'erba, scompare all'orizzonte di questo scorcio di Toscana.
Il viaggio più importante è quello nel passato, dove ripercorri tutta la tua storia, fatta di sogni, momenti in cui hai sorriso, momenti in cui hai pianto. È un viaggio così lungo, ma allo stesso tempo breve, ripercorre tutta la vita, ma dura un istante, perché ha la velocità del pensiero e ti fa rivivere tutto quello che nella vita hai fatto.
Il viaggio per molti è divertimento, modo di godersi la vita. Ma per altri il viaggio è una speranza, è la libertà di vivere una vita degna di essere chiamata tale. Per loro il viaggio è non vedere più la loro patria, dimenticare il proprio passato, è sognare una vita migliore.