Scritta da: Gerardo Migliaccio
La libertà è soprattutto essere coscienti di cos'è il valore della vita stessa.
Composta mercoledì 25 ottobre 2017
La libertà è soprattutto essere coscienti di cos'è il valore della vita stessa.
Essere liberi non significa fare quello che si vuole, ma volere quello che si fa.
La libertà senza giustizia sociale può essere anche una conquista vana. Mi dica, in coscienza, lei può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli? Questo non è un uomo libero. Sarà libero di bestemmiare, di imprecare, ma questa non è la libertà che intendo io.
I vegani hanno tutto il diritto di considerare sbagliato mangiare gli animali, ma non devono permettersi di imporre i propri tabù morali agli altri; l'iper-sensibilità dei pochi non deve diventare una prigione per la libertà dei molti.
Meglio morire combattendo per la libertà che vivere da schiavi.
Quante più cose avete, tanto più siete schiavi.
Chi ha conosciuto l'euforia del mare aperto non si accontenterà mai della pacata lentezza del fiume che scorre.
L'uomo crede di volere la libertà. In realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni, e le decisioni comportano rischi. Se invece si sottomette a un'autorità, allora può sperare che l'autorità gli dica quello che è giusto fare, e ciò vale tanto più se c'è un'unica autorità che decide per tutta la società cosa è utile e cosa invece è nocivo.
Ci sono cose che non hanno prezzo, la libertà è una di queste.
Non può essere onesto ciò che non è libero: chi teme è schiavo.