Scritta da: C. De Padua Visconti
in Frasi & Aforismi (Progresso)
Per me la definizione di tempo è questa: sono le 22: 20, da circa 44 mila anni.
Composta domenica 24 novembre 2013
Per me la definizione di tempo è questa: sono le 22: 20, da circa 44 mila anni.
Non si potrà pensare al progresso fino a quando ci sarà ancora una bocca da sfamare, un maledetto ritardo del treno dovuto a due dita di neve, gente che vive nei container dopo quindici anni da una catastrofe: è come costruire palazzi di vetro su montagne letame.
Ai miei tempi, sì che le cose andavano bene: l'adolescente faceva l'adolescente, mentre quello meno giovane, che non comprendeva il comportamento dei giovani, diceva "ai miei tempi, sì che le cose andavano bene".
Certe cose passano invisibili alla tua età, passano lasciando indelebili segni dentro di te.
È bello poter confidare nel cambiamento, ma è altrettanto bello sapere che certe cose sono destinate a non cambiare mai.
Siamo strumenti nelle mani della natura dobbiamo usarne non abusarne essa ci è madre, sorella, sposa, casa e nutrimento; ne siamo i custodi, non i padroni: rispettiamola e lei ci rispetterà maltrattiamola e si vendicherà.
Sento troppo spesso dire: "era meglio pirma", ma il mondo va in avanti mai indietro; sta a noi far sì che questo progredire sia un reale miglioramento.
Ci lamentiamo negli anni delle mutevoli stagioni, e assecondiamo l'irragionevole metamorfosi dell'umanità dirottata su pericolosi sentieri.
Il progresso deve averlo cominciato qualcuno che non si accontentava di niente.
L'umanità si prende troppo sul serio e specialmente si sopravvaluta. Il vero valore, si vedrebbe nel confronto, speriamo pacifico, con le altre civiltà che popolano l'immenso universo. Se si calcola che per l'attraversamento di tutte le galassie, alla velocità della luce, si impiegherebbero venti anni, è quindi probabile che alcune migliaia di altre civiltà esistano nell'immensità dell'universo. Molti avvistamenti e molte storie riguardano il mondo alieno. Sembra che alcune delle tecnologie più avanzate, cadute in nostro possesso, siano di origine aliena. Tecnologie che erano a bordo di astronavi extraterrestri che avevano subito delle avarie e quindi incapaci di far ritorno negli spazi interstellari. Se non fosse per i segreti militari, la folta schiera di impostori e visionari, verremmo a conoscenza di alcune interessanti verità sul mondo alieno.