Scritta da: Rosa Di Lernia
La natura è ciò di cui i bambini hanno necessità, in questa società che li ha reclusi tra le quattro mura e resi schiavi della tecnologia.
Composta martedì 10 ottobre 2017
La natura è ciò di cui i bambini hanno necessità, in questa società che li ha reclusi tra le quattro mura e resi schiavi della tecnologia.
In un mondo ipertecnologico solo chi conserva intatta la voglia di fantasticare risulta essere davvero originale.
Mi tengo alla larga dalla dilagante tecnologia che, prima o poi, ridurrà in macerie il cuore degli uomini... in passato vi era una grave forma di schiavitù, tangibile e materialmente visibile, quella di oggi è una schiavitù silente e deleteria, che cambierà per sempre il volto dell'intera umanità o, quantomeno, dei più.
Le persone hanno cura della loro vita come ne hanno per il loro smartphone. La sigillano in una custodia chiamata comfort zone e fanno di tutto per farla giungere alla fine come nuova, senza nessun graffio.
Ci siamo evoluti a tal punto in fatto di tecnologia che, essa, quasi non ci fa sembrare umani; ma nulla toglie che l'educazione di certe persone non solo ci paragona a degli animali, ma ci fa tornare ai primordi della nostra umanità.
Ogni tecnologia crea nuove tensioni e nuovi bisogni negli esseri umani che l'hanno generata. Il nuovo bisogno e la nuova risposta tecnologica nascono dal fatto che ci siamo impadroniti della tecnologia già esistente: è un processo ininterrotto.
C'è una fondamentale differenza tra la religione, che è basata sull'autorità, e la scienza, che è basata su osservazione e ragionamento. E la scienza vincerà perché funziona.
Scrivi: muterai le tue idee in oggetti reperibili.
Adoro la scienza, perché ad ogni nuova scoperta posso provare la meraviglia che è propria solo dei bambini.
Chi pretende di sconfiggere le regole della natura applicando le scoperte della scienza, sarà sempre un perdente!