Scritta da: Adriano Segarelli
Ci sono viaggi che alla fine continui da solo. Non importa se ovunque o in nessun posto... il tuo biglietto è il cuore... la tua valigia solo panni sporchi.
Composta venerdì 8 settembre 2017
Ci sono viaggi che alla fine continui da solo. Non importa se ovunque o in nessun posto... il tuo biglietto è il cuore... la tua valigia solo panni sporchi.
Ho visto occhi spenti emanare lacrime vuote, colme di emozioni assenti.
L'assenza amplifica la solitudine, mentre l'attesa diventa insopportabile.
L'artista, per quanto possa aprirsi alle relazioni con le altre persone, per quanto possa essere estroverso, ha sempre bisogno di una dose di solitudine, di contemplazione, di estraniarsi dal mondo per guardarlo e comprenderlo meglio, come si osserva un panorama dall'alto. Per quanto strano, stare da soli, talvolta, evita l'insofferenza alla solitudine, quella solitudine che si prova a stare in mezzo agli altri.
La solitudine è quel posto tranquillo lontano dal caos, dove si può riflettere e liberare la mente.
Quando anche la luce diventa nemica, premi l'interruttore... a volte al buio ci si ritrova meglio.
La luce che hai negli occhi brilla e rischiara il buio che ho nel cuore.
La solitudine è un'abitudine d'abbandono o d'abbondanza che gioca e danza.
Nelle stanze che continui a chiudere ci sono le mie parole sole che scelgono d'amare.
La solitudine è solo per pochi eletti.