A volte il tifoso è un guastafeste dell'avversario; poiché aggiudica e disprezza a proprio vantaggio. Il tifoso non è mai cordiale o gentile, è quasi sempre ostile e scorbutico.
Oggi il tifoso si aspetta senza troppo aspettare e rispettare la propria squadra. Questo tipo di tifoso è ritenuto responsabile e indispensabile senza temere l'avversario.
A volte è faticoso pensare che, anche volendo, il tifoso non può mai cambiare il risultato della propria squadra. Il tifoso può soltanto giudicare (senza aggiudicarsi) senza cambiare il risultato. Il risultato è uno stato d'abbandono e di perdono che nessuno avversario accetta o considera.
Oggi essere milanista ha un duplice vantaggio; lungimiranza e speranza che avanza.
Oggi siamo vittime di certe partite patetiche che difficilmente dimentichiamo e archiviamo come vittoria.
Ogni calciatore è un imperatore utile alla squadra che per vincere deve tutti convincere, e poi chiameremo campione.
Il calcio è presente ovunque (o quasi), si manifesta una partita. In Italia e non solo è molto considerato e amato; tanto come fosse una donna.
Un tifoso può rendersi stupito e fortemente ridicolo se si comporta come fosse un mister. L'allenatore o imperatore del calcio viene ben pagato dalla società, e per questo merita e attira il meritato rispetto.
Nessuna squadra può essere tua! Tua è soltanto la scelta. Il tifo è uno schifo: se si ama una squadra ed essa perde spesso perdiamo la fiducia e brucia.
Il tifoso è colui che recita e si eccita come fosse un atto d'amore.