Scritta da: Penna Sottile
in Frasi & Aforismi (Stati d'Animo)
Anche il giorno può assomigliare alla notte se ci manca la luce.
Composta lunedì 20 dicembre 2010
Gli stati d'animo si possono decantare nel loro esser generali o entrando nello specifico. Sono il modo per far capire come ci si sente in ogni momento, perché poche parole possono fare la differenza. Attraverso queste pagine puoi leggere le migliori frasi e aforismi sugli stati d'animo. Se cerchi invece uno stato d'animo specifico tra felicità, tristezza, odio, perdono e molti altri, li troverai nella pagina con tutti gli argomenti.
Anche il giorno può assomigliare alla notte se ci manca la luce.
A volte capita che la tristezza ti accarezzi senza un motivo, di sentirti importante per qualcuno che importante non è, di vedere il tramonto dentro l'alba, di fissare vecchi oggetti per farti ritornare il sorriso, di non capire se sei stato davvero tu a sbagliare e quindi devi solo stare ad aspettare, di ritrovarsi a guardare dentro se stessi e rinunciare a capirsi.
E un, due tre, un, due, tre vola la mente mia e un, due, tre, un, due, tre a ritmo di una danza sgangherata, e un, due, tre, un due, tre ricama parole la mente mia, ricama ragnatele di pensieri, rovi di agonie, e un, due, tre, un, due, tre tarsie intarsia nel legno della memoria, scolpisce sul marmo dell'abbandono. Un, due, tre, un, due, tre volteggia la mente mia, scivola vento tra le foglie, le trascina la mente mia e accarezza con loro la terra nuda. Un due, tre, un, due, tre è neve la mente mia, fredda, freddissima gelida e scolorisce ogni certezza certa, imbianca ogni incertezza certa.
Non c'è bisogno di essere una stanza per sentirsi infestati dai fantasmi, non c'è bisogno di essere una casa. La mente ha corridoi molto più vasti di uno spazio materiale ed è assai più sicuro un incontro a mezzanotte con un fantasma esterno piuttosto che incontrare disarmati il proprio io in un posto desolato.
Qualcuno misura singhiozzando l'estensione dell'alba.
Qualcuno pugnala il cuscino in cerca del suo impossibile spazio di quiete.
A volte odio stare in compagnia, non perché sono un solitario, ma perché spesso la gente unita, tira fuori il peggio di sé.
L'estremo del dolore, come l'estremo della felicità, muta l'aspetto di tutte le cose.
Capisci che cominci a invecchiare quando ti rifugi nei ricordi e temi il futuro.
Ho la sindrome di Peter Pan, ma guardandomi allo specchio vedo lì un Bianconeve senza nani. Hahaha... sono proprio una favola!
Sarei voluta essere cielo... avrei potuto essere sguardo immenso rivolto sempre con tenerezza in ognuno... Sarei voluta essere sole, avrei potuto infiltrarmi di raggi sorridenti a far brillare labbra qualche volta meste, avrei voluto essere anche nube, mi sarei sciolta in mille gocce di perle di carezze su ogni cuore che crede, come me, all'amicizia.