Scritta da: C. De Padua Visconti
in Frasi & Aforismi (Tempi Moderni)
Non potremo mai sperare di edificare una società omogenea con le fondamenta di una generazione basata sulla disuguaglianza.
Composta lunedì 15 dicembre 2014
Non potremo mai sperare di edificare una società omogenea con le fondamenta di una generazione basata sulla disuguaglianza.
Abbiamo tutto, non ci manca niente, abbiamo una casa, acqua, luce, gas, cibo in abbondanza, riscaldamenti, macchina, abbiamo tutti in confort, computer a volontà, ma dietro tutta questa grande apparenza di benessere in realtà si nasconde una grande sofferenza!
Natale: mangiare, bere, ruttare, pisolare, sbavare, bere, mangiare, ruttare, dormire, russare, sbavare e sborniare fino al lunedì dopo.
Viviamo in una società in cui più crescono i centimetri di tacco e più si accorciano le lunghezze dei vestiti, più si alza il gomito e più annegano i valori.
Io considero crisi economica quando svanisce la possibilità di avere il necessario per vivere. Spesso dimentichiamo che nel mondo per molti la parola crisi significa perdere la possibilità di avere: "il superfluo"!
"C'è un francese, un tedesco, un italiano...". Quand'ero ragazzino le barzellette che andavano per la maggiore iniziavano così. La morale? L'italiano era il più furbo di tutti. Oggi se dovessimo raccontare una barzelletta di questo genere, inizierebbe in maniera differente. Del tipo. "C'è un italiano... e tutti gli altri a prenderlo per i fondelli".
A volte preferisco perdere il contatto con la realtà, per far posto a quello della fantasia. Il presente inorridisce, sognare fa sperare.
Tutto è connesso con tutto. Noi conosciamo tutto. Invero ignoriamo la natura delle connessioni.
La sola passione non può convivere senza l'amore. Finché ci sarà gente che ambirà esclusivamente a portarsi a letto qualcuno e non mirare a risvegliarsi con quel qualcuno, fonderemo generazioni basate sul piacere egoistico e non sull'amore altruistico.
Questa non è più l'epoca dove i sentimenti durano, ma quella dove si usano e si gettano.