in Frasi & Aforismi (Uomini e Donne)
Molto costoso, ma anche le donne, le belle donne costano molto.
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Qui trovi un'ampia raccolta di frasi e aforismi sugli uomini e sulle donne. Tra queste righe troverai raccontato l'universo degli Uomini e delle Donne: persone piene di pregi e difetti che, spesso, lontani non riescono a vivere bene. Racconta la quotidianità tramite gli spunti interessanti scritti tra queste pagine.
Molto costoso, ma anche le donne, le belle donne costano molto.
Una donna mostra personalità e carattere. Si confronta con intelligenza e protegge la sua dignità. Una femmina mostra fisicità e disponibilità. Si confronta con gesti ammalianti e di convenienza. Per ottenere ciò che vuole non teme nulla nemmeno di perdere la sua dignità.
Vorrei essere un'iena, addentrarmi nei sepolcri e pascermi delle ossa dei morti. A questo mondo io non vedo che teschi e stinchi. Se una donna mi bacia, io non sento che freddo; se mi sorride, vedo i suoi denti a muoversi senza gengive, minacciando di uscire di bocca; se mi abbraccia, non ho che la sensazione di un corpo stringente e pesante come la creta.
Era in me... era ovunque guardassi. Lo sentivo piangere per quei marchi a fuoco sulla pelle e ridere di una gioia ritrovata che sapeva di pazienza e perdono. Lo sentivo muoversi lento, crogiolarsi nel tepore di ogni mia cellula e correre felice, scalare le vette più alte di me e poi scendere giù in picchiata, fino a tuffarsi in un respiro. Lo sentivo leggere il libro di ogni mia vita e giocare a campana col mio sguardo. Lo sentivo abbracciarmi forte il cuore e bisbigliargli sereno ti amo. Se l'amore avesse avuto una voce sarebbe stata la sua.
Se oggi chiedi a uno di Tarquinia come le ragazze vengon su così colorite, al contrario di quel che accadeva una volta, ti risponderà additandoti la fontana. È l'acqua, è il miracolo dell'acqua che ha moltiplicato la popolazione e fatto rifiorire le guance di quelle giovinette che a tempo mio, in primavera, apparivano tutte un po' estenuate ed anemiche, e andavano a farsi le iniezioni in farmacia, quando non si limitassero, per pudore, a bere qualche ovetto, a mangiare qualche bistecchina e a trangugiare con disgusto un mezzo bicchiere di vino rosso.
Fu adunque già in Arezzo un ricco uomo, il qual fu Tofano nominato. A costui fu data per moglie una bellissima donna, il cui nome fu monna Ghita, della quale egli senza saper perché prestamente divenne geloso, di che la donna avvedendosi prese sdegno; e più volte avendolo della cagione della sua gelosia addomandato né egli alcuna avendone saputa assegnare se non cotali generali e cattive, cadde nell'animo della donna di farlo morire del male del quale senza cagione aveva paura.
Non sapevo cosa fosse la lontananza finché il suo cuore si allontanò dal mio amore.
Non era uno stronzo come tanti, era il mio stronzo.
Tu vuoi sposare Prisco: non mi stupisco, Paola, sei furba. Prisco, invece, non ti vuole sposare: è furbo anche lui.
Un uomo deve sapersi distinguere, tra le tante occasioni deve continuare a conferire pregio alla sua scelta.