Scritta da: Alexandre Cuissardes
Se parlassi quanto penso non starei mai zitto.
Composta domenica 16 dicembre 2012
Se parlassi quanto penso non starei mai zitto.
L'allora ministro Rino Formica affermò a suo tempo che la politica era sangue e merda, dimenticò di spiegare che il sangue era degli italiani, la merda dei politici.
Nella nostra mente gli anni cancellano dalla memoria ciò che abbiamo fatto agli altri ma non ciò che gli altri hanno fatto a noi.
Più che di essere cieca la fortuna spesso dà l'impressione di essere profondamente ingiusta.
Nasce con la voglia,
la passione,
prosegue con l'amore.
Sopravvive con l'affetto
muore di stanchezza ed abitudine.
Adesso l'abbiamo trovato
il simbolo di tutti,
quello che ci unisce.
È la "non bandiera",
quella contro di voi,
l'unica vera.
Ed abbiamo un inno
è il non inno.
È muto,
tanto avete già parlato troppo voi.
Continuando a dire che siamo tutti uguali, che abbiamo gli stessi diritti, facciamo un favore solo ai peggiori.
Il furto è sempre stato un reato anche se spesso rimane impunito, il pignoramento è spesso un reato, come il furto, ma a differenza di quest'ultimo resta sempre impunito, anzi viene sbandierato come un successo dello stato.
La troppa solidarietà fra appartenenti alla stessa categoria diventa spesso complicità fra colpevoli.
C'è qualcuno che a forza di raccontare barzellette è diventato lui stesso una barzelletta... con un finale che non fa ridere.