Scritta da: Antonio Cangemi
in Frasi & Aforismi (Amore)
Tante volte ci si affanna a cercare l'amore negli altri, ma sarebbe bene cercarlo prima in noi stessi.
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Tante volte ci si affanna a cercare l'amore negli altri, ma sarebbe bene cercarlo prima in noi stessi.
Nel suo sguardo c'era il tormento di ciò che era stato e la dolcezza di ciò che avrebbe voluto. Era quel miscuglio informe di emozioni che dissetava le mie giornate, dando un perché ai miei forse.
Ed è cominciata per gioco e da un gioco è diventato importante. Ecco che capisci che è inutile programmare e
aspettare, le cose arrivano quando è il momento giusto.
Sai, ho capito che l'amore non si chiede, che non perché ami per forza sei amato. È strano l'amore, riesce a darti le più grandi delusioni e ad alleviarti i più grandi dolori dell'anima.
Con te, è spesso alluvione. Rischio di allagare. Poi, spiove. Spiove sull'ansia, spiove sui muscoli tesi, spiove sulla mano che, ossessivamente, tira su la cornetta, poi la riposa, poi la riprende. Spiove sul sonno agitato, spiove sul letto dove mi giro e mi rigiro. Spiove sui tetti spioventi, spiove sulle nuvole che da grigie e cariche, pian piano si fanno meno paurose fino a diradarsi. Spiove sulla tua voce al telefono. Spiove.
Ti ho aspettato, solo io so quanto ti ho aspettato. Il mio respiro si è quasi fermato nel tempo dell'attesa fino quasi a credere di morire. Ecco, morire per chi!? Per qualcuno che non vuole esserci!? No, non ha senso e adesso l'ho capito!
Il suo corpo mi è familiare, il modo in cui si muove, il profumo di fumo di legna che emana, nei momenti di quiete dalla caccia ho imparato persino a conoscere il battito del suo cuore, ma questa è la prima volta che lo sento davvero, snello e muscoloso, contro il mio.
Esistono persone che sfidano lo spazio e il tempo, si annidano silenti fra i ricordi, e, all'improvviso capisci che sono più che mai nei tuoi pensieri.
Nessuno torna mai chi era prima, ed è inutile quindi rimpiangere il passato o rinnegarlo. Non si cambia nel senso che vorremmo esprimere con questo termine, ma ci si evolve semmai nel bene o nel male, ma mai si torna come si era in uno stato precedente. Tuttavia ritengo che ogni giorno sia un buon giorno per migliorare, attingendo alle cose, alle persone, nuove esperienze, nuove emozioni da assimilare e fare nostre, come un bagaglio, una valigia che riempiamo solo delle cose utili che ci servono per proseguire il nostro viaggio. La bussola allora diventa il mezzo indispensabile per ritrovare la strada qualora ci si senta persi. Basta seguire il proprio cuore, il proprio sogno e non è mai tardi per riprendere il cammino che si era abbandonato per troppa distrazione, o per aver frainteso cuore e ragione, sensi chimici e percezione. Vado così avanti, imparo ogni giorno qualcosa che provo a trasmettere a chi vuol ascoltare. La mia bussola non mi dice dove sto andando, mi indica solo che la direzione è giusta, ed io la seguo, con fiducia, come una foglia segue il suo vento.
M'abituerò. M'abituerò ad appoggiare la mia mano al muro, certo, la tua spalla era più morbida, ma devo abituarmi all'idea che non è più qui per sorreggermi. M'abituerò a star zitta, ormai nella stanza accanto non c'è più nessuno che mi ascolti. M'abituerò a fare a meno delle tue scuse inutili, dei tuoi ti amo fasulli, dei tuoi "non posso fare a meno di te". M'abituerò anche a non amarti più, ma non adesso, col tempo forse. M'abituerò a tutto, ma una cosa è certa, non riuscirò mai ad abituarmi all'idea che mi ci devo abituare.