Scritta da: superelenuzza5
in Frasi & Aforismi (Amore)
Chi sono io per giurarti sull'eterno?
Non sono padrona del tempo.
Ma sono schiava di te.
dal libro "Io sono di legno" di Giulia Carcasi
Chi sono io per giurarti sull'eterno?
Non sono padrona del tempo.
Ma sono schiava di te.
È convinta che anche l'amore sia un movimento di lancette che battono tempi diversi: le storie di due persone si sovrappongono per poco, poi ognuno si riprende la sua storia e la sua strada.
Non credo al perdono. Il male fatto resta ed è una faccenda tra uomini. Dio non c'entra.
Scrivere è spogliarsi di fronte a qualcuno, lasciarsi guardare così, nudi e in piedi, pieni di difetti di carne.
Da bambino sognavo spesso i mostri... e riuscivo a fregarli, ma anche ora da grande qualche volta mi capita di sognarli... ma non riesco piu a fregarli.
Non ho mai capito quelli che quando si tratta di trovare l'anima gemella dicono: "Sta tutto nella compatibilità e nel dialogo".Commenta
È chiaro che sono cose che voglio anch'io, ma ho bisogno pure di passione, di amore e di orgasmi che mi attorciglino le budella e mi facciano dare di matto.
Se voglio solo un orecchio amico che mi ascolti, posso chiamare mia madre!
Era finita. Basta. A me questa fine sembrava buona. E poi, io odiavo le fini. Nelle fini le cose si devono sempre, nel bene e nel male, mettere a posto. A me piaceva raccontare gli scontri tra alieni e terrestri senza una ragione, di viaggi spaziali alla ricerca del nulla. E mi piacevano gli animali selvatici che vivevano senza un perché, senza sapere di morire. Mi faceva impazzire, quando vedevo un film, che papà e mamma stessero sempre a discutere sulla fine, come se la storia fosse tutta lì e il resto non contasse nulla.
E allora, nella vita vera, anche lì, solo la fine è importante? La vita di nonna Laura non contava nulla e solo la sua morte in quella brutta clinica era importante?
Se vorrai prendere in mano la tua vita dovrai farlo in prima persona, Alex. Nessuno ti regalerà mai nulla. Se vuoi una cosa, beh, alzati e va a prendertela!
Dovessi guardarmi dal di fuori, oggi mi farei un po di tenerezza. Perché dentro ho come un puzzle a cui mancano dei pezzi. Perché dico che va bene, e magari lo dico davanti allo specchio sorridendomi così che il sorriso mi ritorni indietro. Perché vorrei trovare le parole, quelle giuste, che spieghino le mie emozioni, che profumino del mio cuore, che riescano a consolarmi e a consolare. Perché non vorrei avere più paura del silenzio.
Ho smesso di inseguire da un pezzo perché la mia distrazione mi porta spesso ad inciampare nel domani. Ora seguo, perseguo, ma non inseguo più nessuno. Non è una gara, non ho più fiato, l'animo discretamente tonico, continuo a correre come se non avessi un traguardo. Forse è questa la vera ricetta della felicità, fare dell'orizzonte un punto di arrivo.