Carolina me lo ripete all'infinito: "tu non voli perché hai paura di precipitare"! Non me la sento di volare, sono nata senza paracadute. "Ma così non volerai mai!" e mi spiega che nella vita è meglio brutti ricordi che rimpianti. Io penso che sono meglio i rimpianti, perché su quelli ci puoi lavorare, perché puoi immaginarti il finale che più ti fa comodo, mentre i brutti ricordi il loro finale ce l'hanno già. Meglio una storia irrisolta, che puoi stringerla tra le mani e cambiarle forma, come al pongo.
Perché vivere è come scalare le montagne: non devi guardarti alle spalle, altrimenti rischi le vertigini. Devi andare avanti, avanti, avanti... Senza rimpiangere quello che ti sei lasciato dietro, perché, se è rimasto indietro, significa che non voleva accompagnarti nel tuo viaggio. Però ti è servito anche quel pezzo di roccia che non riesci più a vedere, ti ha fatto capire, ti ha dato slancio...
Ci vuole pazienza. Prima o poi passa il vento e si va. Si va nel verso giusto, che poi, forse, è proprio quello sbagliato, chissà... Sì, prima o poi passa il vento, arriva un soffio e ti regala un po' di movimento. Per me è arrivato all'uscita di una di quelle mattinate tutte uguali. Ho scontrato una magia. E da quel giorno è cambiato tutto. Perché, a volte, ti serve un passo falso per capire come si cammina e dopo prendi il via... Ti serve un inciampo, poi metti un piede dietro all'altro e non cadi, no, stavolta no, hai trovato equilibrio. Ed è una gran conquista.
Sai dire quanto amore hai dentro? Un chilo? Un litro? Non lo sai eh? E allora lascia perdere la matematica. Inventa quello che non c'è. Perché quello che c'è è di tutti. Ma se riesci a trovare quello che non c'è, beh, allora hai qualcosa di solo tuo. E se qualcuno altro vede quello che vedi tu, beh, allora hai trovato qualcuno che ti vive. Non lasciarlo fuggire. Fermalo! Vivilo! Scrivilo! Le storie sono come le persone. Non sono fatte per stare sole. Da qualche parte nel mondo c'è qualcuno che vive una storia che si specchia con la tua. Guardati intorno! Quel qualcuno non è lontano da te. È l'altra metà del libro. Non perdere tempo a scrivere altre pagine... Cercalo! Il resto lo scriverete insieme. Perché non c'è niente di più riuscito di due storie che s'intrecciano.
Perché è istintivo pensare che se corri avanti ti sarà più facile non voltarti indietro. Perché pensi che più vai lontano e più vedrai piccolo e distante quello che ti sei lasciata alle spalle. Ma le regole della prospettiva non sono valide in amore.
Se riuscissi a trovare quello che non c'è, bhè allora hai trovato qualcosa di solo tuo. E se qualcun altro vede quello che vedi tu, bhè allora hai trovato qualcuno che ti vive.
-La guardo ancora. E ancora. E ancora. Ha i capelli raccolti, un po' umidi sulla fronte. Non c'è stato niente tra noi. Niente baci, niente sesso, niente di niente. Però mi sento pieno. Mi sento pieno di lei.
Mi piace da morire quando mi bacia le palpebre, quando mi tiene le mani e le nostre dita si allacciano come una cerniera. Mi sembra che se all'improvviso crollasse il mondo, sarei salva.