Scritta da: Carlo Peparello
La forza del proprio pensiero non si misura dalla durezza delle parole usate ma dall'ostilità del contesto nel quale gli si da voce.
Composta mercoledì 17 marzo 2010
La forza del proprio pensiero non si misura dalla durezza delle parole usate ma dall'ostilità del contesto nel quale gli si da voce.
C'è sempre un motivo per ogni gesto, ogni parola. Basterebbe indossare i panni degli altri per capire meglio "chi" sono gli altri.
Cerchiamo ogni giorno di plasmare il mondo evitando di farci plasmare da esso. È una lotta impari tra individuo e mondo, eppure chi ci prova, è conscio di non uscirne mai perdente, qualunque sia l'esito finale.
Se in una libreria non riesci a fare a meno di comprare un libro stai cedendo alla più nobile delle lusinghe per la tua anima.
Chi pensa che l'amore sia un libro aperto forse guarda solo le figure.
Il matrimonio serve a consolidare i vecchi problemi e a crearne di nuovi. L'amore e l'intesa non necessitano né di cerimonie né di contratti.
È prassi ben collaudata affezionarsi alle cose inutili nel quotidiano e aggrapparsi alle cose importanti in extremis.
Chi rimpiange gli errori passati perché poteva evitarli morirà da saggio e avrà vissuto di rimpianti. Chi li rimpiange perché non può più commetterli avrà vissuto saggiamente e morirà da sprovveduto.
Non c'è Dio più saggio di quello che ti parla attraverso ciò che hai appreso e capito.
Non esiste la donna perfetta ma solo l'uomo perfetto per una donna imperfetta.