I maschi sono cattivi, stupidi e bugiardi. Vi promettono che vi porteranno allo zoo e che vi compreranno il gelato, poi se ne dimenticano, vi fanno preparare la pastasciutta come piace a loro, ma poi telefonano per dire che non vengono a cena e, per farsi perdonare, vi regalano i fiori. E un giorno li trovate che si baciano con Skipper e dovete divorziare e loro si portano via pure il camper e il cavallo! Date retta a me! Non fatevi mai prendere in giro da un uomo e non fate mai le casalinghe: il cavallo dovete comprarvelo da solo.
Io ho bisogno di una donna che non sappia parcheggiare, che ogni tanto abbia il mal di testa la sera, che non sappia cos'è un fuorigioco, che faccia attaccare il risotto quando cucina. Una donna normale, che quando sta per avere il ciclo è nervosissima, che ha la cellulite, che ammette di sbagliare, che mi appoggia, mi ama e mi sostiene [...] a nessuno piace una donna perfetta in tutto, a nessuno.
Odiavo quel tipo di situazione, dove non si capisce chi ha fatto cosa, e sentivo che quel primo litigio rappresentava la rottura del sigillo di qualcosa di prezioso e perfetto che non sarebbe stato più come prima, e adesso "quel genere di discussione" si sarebbe ripetuto ancora e ancora, finché uno dei due, esausto, non si sarebbe arreso all'altro.
"Non sarai più mia amica?" "Tu cosa pensi?" "Mi devi perdonare, io sto male, vorrei morire, sei la mia migliore amica". "No, ero la tua unica amica e poi il perdono è divino. Prega, magari ti aiuta".
È forse chiedere troppo desiderare un uomo decente? Non sto parlando di un neurochirurgo esageratamente bello, sensibile, fedele, ben dotato, ricco e generoso, mi accontenterei di uno che quando dice" ti chiamo "lo faccia entro l'anno. Uno che non si faccia venire un'ischemia quando deve pagare il conto, che non sia sposato, alcolista, ladro, bipolare o bugiardo patologico, perché questi li ho sperimentati già tutti.
Eravamo piccole, io avevo sette anni e mia sorella nove. Mio padre non era cattivo, solo non era fatto per la famiglia: non c'era quasi mai in casa e quando c'era non vedeva l'ora di andar via. E poi Milano gli stava stretta. Ma ci faceva un sacco di regali quando veniva a trovarci, poi stava un paio d'ore, litigava con mia madre e se ne andava via per altre due settimane. Quando hanno divorziato non è cambiato poi molto.
Lui tornerà ad essere un estraneo dopo che avrete fuso le vostre vite in una sola, vi siete confidati i segreti più nascosti e avrete abbattuto il muro di qualunque pudore. Sarete due estranei anche se conoscete il ritmo del vostro sonno, i vostri odori, le vostre abitudini. Due estranei che si conoscono meglio di chiunque altro e le cui vite non si incroceranno mai più se non per caso.
Ed è stato in quel momento che ho capito il senso della lezione di chimica sulle "reazioni irreversibili", come quando bruci qualcosa o cuoci un uovo. E ti rendi conto che la tua vita (nel bene e nel male) non sarà mai più la stessa e, per quanto ti sforzi di fingere che vada tutto a meraviglia, dentro di te sai perfettamente che il meglio è passato. E il tempo a venire dovrai impiegarlo a far credere agli altri che stai benissimo, per non farli preoccupare troppo e rischiare che si sentano in obbligo di darti una mano...