Scritta da: Daniele
Avevo un divieto di accesso nella mia testa, e lei era la classica persona che non rispettava la segnaletica.
Composta lunedì 13 luglio 2015
Avevo un divieto di accesso nella mia testa, e lei era la classica persona che non rispettava la segnaletica.
Il bello di quando si è ubriachi è che tutto sembra dimezzarsi, come dolori e pensieri. Sembra quasi che essi si allontanino come un boomerang, il quale al suo ritorno ci ritrova storditi ed incapaci di incassare il colpo.
Moriva lentamente sotto la sua stessa pelle, sotto quel vestito composto da silenzi e indifferenza.
Essere se stessi è tra i più difficili atti di coerenza.
Ho tanto di quello caos in testa, che l'universo in confronto sembra più ordinato.
Non sono come gli altri è la tipica risposta di chi è come tutti.
Quando odiare è un abitudine, la solitudine diventa di routine.
Inizi ad essere qualcun altro quando chi sei non ti basta più.
Se i ricordi riescono ancora a farti del male, probabilmente il passato non è passato.
Non siamo fatti per chiunque, come le dediche nelle canzoni.