Scritta da: Sannino Michele
L'Indifferenza, non è solo un arma che uccide una persona ma un atteggiamento che uso verso quelle persone vuote e cattive.
Composta martedì 13 agosto 2013
L'Indifferenza, non è solo un arma che uccide una persona ma un atteggiamento che uso verso quelle persone vuote e cattive.
Tutto appare una tragedia ogni volta che vi separate.
Le bellezze non hanno le stesse facce, le mancanze non hanno le stesse intensità, ma l'assenze hanno lo stesso profilo: misurare con il vuoto che ci resta.
Ad un certo punto ho capito che era meglio allontanarmi dalla tua vita e cercare di non sapere più niente di te. È stato difficile, lo ammetto, e non vuol dire che ci sia riuscita a cancellarti. Ma è arrivata quella convinzione che se mi sforzavo di non vedere il tuo mondo, forse pian piano riuscivo a cancellarti dal mio!
Ho sempre combattuto per conquistare ciò che ho oggi. Dove ho tirato dritto e riposto le armi l'ho fatto perché non ne valeva la pena. Scendere in guerra e vincere le battaglie non posso farlo per chiunque, ma solo per chi merita tutta la mia vita.
Per alcuni è naturale pensare di entrare e uscire dalla vita di qualcun altro, solo perché quel qualcun altro è accondiscendente a lasciarlo entrare. Pensa, si illude probabilmente, che nell'uscire da una casa lasciando la porta aperta possa ritrovare tutto com'era, ogni cosa al suo posto, al suo rientro. Ma lasciare la porta aperta mette una persona, così come ogni casa, soggetta al vento, alla pioggia, a chi vuole approfittarsi dell'incuranza di chi l'ha lasciata incustodita. Nessuno resta tale e quale quando un altro se ne va, non vi è casa che resta tale e quale se lasciata a sé.
Ti ho lasciato giocare come si fa con i propri bimbi, ti ho guardato mentre le costruzioni ti cadevano e cercavi di rimetterle su. Ti ho visto tirarle contro il muro per la rabbia. Ed infine ti ho visto buttare tutto ad un angolo per andare in cerca di un altro gioco. Forse dovevo insegnarti che la vita si vive fino in fondo e solo i vigliacchi accantonano le cose.
Meglio soffrire per una giusta causa, che soffrire per una errata.
Mi hanno deluso quando ho creduto a chi invece stava solo trovando un nuovo passatempo. Mi hanno deluso quando nella parola "credici" ho scoperto nascosta la parola "illudersi". Mi hanno deluso quando i valori sono diventati niente.
Non sono una persona da vie di mezzo. Io sono o tutto o niente o troppo o poco o bianco o nero. O mi si adora o mi si odia. Non sono fatta per tutto o tutti.