Scritta da: Erika Moon
È molto meglio raccontare bene una cosa non compresa fino infondo, che raccontare male una cosa appresa fin nei minimi termini. Questa è la filosofia.
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È molto meglio raccontare bene una cosa non compresa fino infondo, che raccontare male una cosa appresa fin nei minimi termini. Questa è la filosofia.
Chissà dove sarai in questo momento... magari sei qui, sotto il mio stesso cielo, a guardare la mia stessa stella, a sperare nei miei stessi sogni, a sorridere del mio stesso sorriso pensando a quando riusciremo a dirci ancora - Ti amo -
Il destino ci ha allontanati solo perché un giorno possa rendere stupendo, più di quanto lo sarebbe stato, l'attimo in cui ci ritroveremo.
Le storie d'amore sono come i libri. Ci sono dei capitoli fantastici che rileggiamo un'infinità di volte, ci sono quelli tristi che ci fanno piangere, ma che sanno farci ridere quando tutto si risolve... e poi ci sono le pagine bianche che separano un capitolo dall'altro e che valgono molto più di tante altre parole.
Mi hanno detto di non fidarmi di chi arriva al mio cuore, ma solo di chi sa rimanerci. Ho imparato che è vero. Mi guardo intorno adesso e capisco che coloro che sono rimasti e soprattutto fanno di tutto per rimanerci ogni giorno sono davvero pochi.
Il primo giorno urli e piangi. Il secondo piangi e basta. Dal terzo al centesimo piagnucoli. Al centunesimo cadi in crisi e senti che non ce la potrai fare. Al centotrentunesimo conosci un altro. Al duecentesimo ti lascia anche l'altro. Al trecentesimo tu e il primo tornate amici, vi volete bene. Mai come adesso siete stati felici. Meglio il forte legame che la storia di prima. Il giorno dopo ti sbilanci e lo baci, credi per il forte legame, ma senti che forse c'è qualcosa di più. Poi piagnucoli ancora un po'.
Intanto oltre alla tristezza fai anche tante belle cose con gli amici, la vita e la tua fantasia. Con loro ti crei un mondo ormai troppo distante dal suo e troppo bello, tanto che nemmeno lui osa metterci piede. Poi in questo tuo mondo bello un giorno si socchiude una porta e devi scegliere: o uscire e sbattere la porta o aspettare in silenzio che (il primo) entri. Oppure ancora puoi buttarti dalla finestra!
Sopra di me. Labbra unite, silenzio profondo, rumori assordanti. Silenzio. Rumore. Silenzio. Rumore. È amore. Era solo un maledetto silenzio. Capirai, è amore. Odio te. Sento sai? Forte. Tu ridi, ma io ti amo.
Che cosa si dice di una donna?
Solitamente che ha avuto tanti amanti, che indossa bei gioielli e che infondo non era poi così stupida.
Ma nessuno dice quanto ha amato e sofferto, nessuno quanta luce avesse nel cuore e nessuno quanta fatica le è costata la sua intelligenza.
Forse anche la stessa donna chiedendole "Chi sei?" Risponderebbe "Ho avuto degli amanti".
La donna che passa inosservata non deve essere quella che porta un bell'abito, ma quella che porta bene un abito qualunque.
Immagino già la magia di quel momento: io e lui da soli, uniti soltanto dalla forza di un bacio, senza voglia di giudicarsi, senza tormento di colpevolizzarsi per il nostro amore troppo impossibile, legati dalla forza solo per amare, innamorati senza limiti, solo noi. E due mani che si sfiorano, due corpi che si vogliono, come troppe volte si sono voluti, come troppe volte si sono respinti senza alcun motivo. E poi sentire ancora quelle mani caldissime, così belle che pagherei oro per averle.
Ma questo è solo un sogno destinato a non avverarsi mai.
Ed è ancora vuoto.