Scritta da: Fabio Privitera
Non poche persone si danno delle leggi, delle regole, imbrogliano la propria natura, ed è per questo che poi la vita le imbriglia.
Composta sabato 1 gennaio 2011
Non poche persone si danno delle leggi, delle regole, imbrogliano la propria natura, ed è per questo che poi la vita le imbriglia.
Assimilarsi al presente, per non rimpiangere il passato e non far tardare il futuro. Questa mi pare una buona ricetta per un vivere più sano.
Nulla finisce, semplicemente si trasforma. Ed è la mancata accettazione di questo divenire universale che noi sogliamo chiamare "fine".
Ciò che la mente fa col ricordare è il trovare, nei toni degli attimi presenti, gli stessi colori delle emozioni già vissute.
Scuotete la vostra anima, non abbiate timore dei ricordi nascosti tra le pieghe. Assaporateli mentre la memoria li consegna alla coscienza e salutateli con reverenza quando si riporranno in un nuovo nascondiglio. Ciò che è più importante non è quello a cui pensiamo ogni giorno ma quello che, d'un tratto, ci riporta emozioni che nient'altro nello scorrere delle ore fa riaffiorare.
Chi ha la volontà di realizzare si ingegna per trovare una soluzione; chi non ce l'ha ne nasconde la mancanza dietro una giustificazione.
Dislocato in diverse porzioni dello spazio - tempo. So dov'è il mio corpo ma dove sono realmente io? La mia mente è in continuo viaggio, nei percorsi tentacolari che seguo e dalle cui maglie spesso riesco a sfuggire, per ritrovarmi di fronte a verità, sempre parziali, ma riflesso di un qualcosa che sta altrove! Forse non qui ma di certo non adesso!
Noi leggiamo e scriviamo le parole di come vorremmo che andassero le cose ma quanto ci allontaniamo, una volta espletato l'esorcismo di ritrovarci nelle parole, dalle azioni, dai fatti che cambierebbero le cose. Quanto più operiamo sulle parole tanto più omettiamo i fatti.
Per alcuni resteremo gli amori che non hanno voluto fino in fondo e a cui, nonostante questo, non sanno rassegnarsi.
La memoria conserva l'essenziale, sono poi i nostri sentimenti, le speranze e le mancanze, che sentiamo nel presente, a vestire i ricordi di particolari più o meno importanti, soprattutto a noi compiacenti e troppe volte persino non necessari.