Scritta da: Fabio Privitera
Cominciai a temerla poiché, tra tutte le persone, le donne, che conoscevo e riuscivano a lambire i miei sensi, lei era l'unica che volevo e di cui respingevo il giudizio.
Composta lunedì 14 settembre 2015
Cominciai a temerla poiché, tra tutte le persone, le donne, che conoscevo e riuscivano a lambire i miei sensi, lei era l'unica che volevo e di cui respingevo il giudizio.
Esistono nuvole che sembrano non voler mai schiarire il cielo ma passeranno, e dobbiamo tenere l'anima pronta a farsi accarezzare dai raggi del sole.
Ogni emozione repressa è un possibile eccesso dilaniante.
Sono nostri quegli istanti che abbiamo condiviso. Non importa quanto sia ora cambiato, né che lo sia. Ovunque saremo, quando lo vorremo, ci basterà ricordare e saremo insieme.
Basta una piccola sfumatura per cambiare la tonalità di una giornata.
Il cruccio della maggior parte di noi è avere più tempo da vivere, quando invece dovremmo dedicare quanto e più possibile, del nostro tempo attuale, alla vita.
"Prima o poi", e non si fa altro che rimandare il mai.
La musica rende digeribili quelle emozioni che alle volte non vorremmo mai provare, quelle parole che, altrimenti, non sapremmo ascoltare.
M'immagino con te quest'inverno, stesi sulla neve a lasciare impronte nei ricordi, che non si scioglieranno.
La verità che spesso si vuol vedere è solo superficie. Finché non guardi all'interno, puoi sempre illuderti di vedere le pareti colorate e disegnate in rilievo, da sembrare colme.