Scritta da: 0kiika0
Ché volontà, se non vuol, non s'ammorza,
ma fa come natura face in foco,
se mille volte violenza il torza.
Per che, s'ella si piega assai o poco,
segue la forza...
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Ché volontà, se non vuol, non s'ammorza,
ma fa come natura face in foco,
se mille volte violenza il torza.
Per che, s'ella si piega assai o poco,
segue la forza...
Non con le forze, non con la prestezza e l'agilità del corpo si fanno le grandi cose, ma col senno, con l'autorità, col pensiero.
Sir Miles!, Dio mi benedica, avevo completamente dimenticato di essere cavaliere! Santo Cielo, come è straordinaria la memoria di questo ragazzo per quanto concerne i ghiribizzi e le bizzarre fantasticherie della sua follia! Quello che mi ha conferito è un titolo vuoto e pazzesco, eppure non sembra cosa da poco averlo meritato, poiché, secondo me, v'è più onore nell'essere ritenuto degno della nomina di cavaliere fantomatico in questo suo Regno dei Sogni e delle Ombre, che nell'essere giudicato abominevole abbastanza per divenire conte di qualche vero regno di questo mondo!
"Papà" dissero i bambini, "le mucche sono come i tram? Fanno le fermate? Dov'è il capolinea delle mucche?"
"Niente a che fare coi tram" spiegò Marcovaldo, "vanno in montagna."
"Si mettono gli sci?" chiese Pietruccio.
"Vanno al pascolo a mangiare l'erba."
"E non gli fanno la multa se sciupano i prati?"
Il potere che riesce a farsi ubbidire dall'amica di tutta una vita, e a imporle di tradire e disconoscere, sarà senz'altro ubbidito da altri per i quali sono in gioco il pane e la vita stessa e che, per giunta, non hanno legami di lealtà e di onore.
Mentre quello raccontava queste cose, io facevo il paragone tra la mia antica fortuna e la presente disgrazia, tra il Lucio felice di allora e l'asino infelice di adesso, e gemevo dal profondo dell'anima; e mi veniva in mente che non per nulla gli antichi saggi del passato avevano immaginato e rivelato che la Fortuna è cieca e addirittura senza occhi, perché prodiga sempre i suoi favori ai malvagi e a chi non lo merita, e tra gli uomini non sceglie mai nessuno con criterio, ma anzi si accompagna per lo più a persone tali che, se ci vedesse, dovrebbe assolutamente evitare e, ciò che è ancor peggio, conferisce a noi uomini una reputazione molto diversa, anzi proprio alla rovescia, così che il malvagio si gloria della nomea di uomo dabbene e l'uomo più innocente del mondo viene colpito dalla fama di criminale.
E allora che vi meravigliate a fare, gentaglia ignorante, o meglio bestiacce da tribunale, anzi, meglio ancora, avvoltoi con la toga, se al giorno d'oggi tutti quanti i giudici vendono per denaro le loro sentenze, quando fin dall'origine dei tempi una causa sorta tra gli dei e gli uomini fu falsata dal favoritismo, e la prima sentenza ufficiale la vendette a prezzo di un piacere sessuale – e col risultato di mandare in rovina tutta la sua stirpe – un campagnolo, un pecoraio, eletto giudice dalla saggezza del grande Giove?
A volte per conoscere la verità occorre smuovere le montagne.
Il potere non è un mezzo, è un fine. Non si stabilisce una dittatura nell'intento di salvaguardare una rivoluzione; ma si fa una rivoluzione nell'intento di stabilire una dittatura. Il fine della persecuzione è la persecuzione. Il fine della tortura è la tortura. Il fine del potere è il potere.
Fino a che non diventeranno coscienti del loro potere, non saranno mai capaci di ribellarsi, e fino a che non si saranno liberati, non diventeranno mai coscienti del loro potere.