Scritta da: Francesca Zangrandi
La dannazione di chi non basta a se stesso è che deve sempre prendere dagli altri per sentirsi qualcuno.
Composta mercoledì 16 gennaio 2013
La dannazione di chi non basta a se stesso è che deve sempre prendere dagli altri per sentirsi qualcuno.
Ho amato i miei amici e compreso i miei nemici.
Io sinceramente non so se esiste il "per sempre", ma so che lo cerco.
C'è un silenzio che precede le mie parole e che molte volte le ammutolisce. Un silenzio che mi impongono e mi impongo perché il confronto a volte è sfibrante. Vi fa comodo il mio silenzio e vi serve. Mi serve il silenzio perché la mia voce sarebbe devastante. "Non sei la cima di tutto" mi dici e fidati lo so che è così. Ma fidati anche che nemmeno respiro totalmente in questo fango che tanto annebbia gli animi. Non mi vedi e se grido non mi vuoi sentire. La mia vita non percorre le tue vene ma le mie ed è il mio sangue che intacchi e che rendi invisibile. Non te lo permetto, non ti ferirò mai in vita mia ma non te lo permetto più.
L'amore guarisce tutte le ferite e risponde a tutte le domande.
Esistono persone che trovano l'arte dentro loro e negli altri e altre solo in altri... che sono anch'essi artisti! Ma artisti che attendono un equilibrio e che finché non lo trovano parlano dell'equilibrio degli altri. Sii la tua arte e parla di te.
Mi sono chiesta "Cos'è la felicità?"
La ho cercata nella gente ma alla fine ho capito che esse sono solo pedine per raggiungerla.
L'amore è sapere che l'altro morirebbe per te ma non chiederglielo mai.
Nella nostra vita capita di essere o macerie o pilastri.
Capita di dover essere...
Sono cosa?
Sono pilastro...
Nella nostra vita capita di crescere pilastri e vedere le macerie di ciò che costruiamo.
Ho dentro me così tanta rabbia che ogni giorno devo ripetermi che la mia rabbia in realtà è dolore. Ho tanto dolore. Devo perdonare, perdonarmi. Devo semplicemente amare.