Scritta da: Francesca Zangrandi
Mi sono chiesta "Cos'è la felicità?"
La ho cercata nella gente ma alla fine ho capito che esse sono solo pedine per raggiungerla.
Composta domenica 15 novembre 2009
Mi sono chiesta "Cos'è la felicità?"
La ho cercata nella gente ma alla fine ho capito che esse sono solo pedine per raggiungerla.
La mia fragilità è come quella dei bambini e spesso molti non lo capiscono, forse perché il mio viso è quello di un adulta.
Fin da piccoli ci insegnano a non "cadere", a non sbagliare, dando a queste parole un connotato negativo.
Ma non hanno ancora capito che l'uomo è fatto per cadere, per sbagliare.
Non hanno capito che il problema non è cadere ma... non rialzarsi.
Dando un connotato negativo a queste due parole non capiscono che chi cade si sente fallire, non sa più cosa fare perché nessuno gli ha insegnato a rialzarsi.
Io cado, spesso, e non è un problema, perché io mi rialzo... sempre.
A volte mi capita di chiedermi se abbia mai capito qualcosa della vita.
Se tutte queste poesie, questi pensieri, servano a cercare delle verità o non hanno senso.
Come ora,
fantastico su cosa sia il senso del pensiero eppure magari non esiste un senso.
Forse questa ricerca di una verità che non si contraddica non ha senso e non porta a nulla.
Forse la natura, la vita non segue la mente e i pensieri di nessuno, ha delle leggi proprie che noi non comprenderemo mai.
Forse quelle idee che ci sembrano così reali e sicure non sono altro che un nulla.
Forse viviamo delle nostre convinzioni.
Forse non ha senso nemmeno chiederselo.
Non penso di aver capito qualcosa...
Si rischia di crollare nel pozzo del nulla, quando vicino al tutto ci leghi qualcosa che non ha senso. Vedo che controlli ciò che dico con la biro in mano. Sento che qualcosa dentro è cambiato, in meglio? Chi lo sa. Ti sento... eterno mio dilemma che sorgi da me e oltrepassi l'universo. Nutriti dei miei pensieri perché saranno l'unica e ultima cosa che ti concedo.
Non voglio seguire un'ideologia.
Avere la strada già prefissata e comportarmi secondo le parole o le idee di un'altra persona.
Voglio creare i miei principi confrontandoli ogni giorno con altri.
Voglio non giudicare.
Io penso che nella vita non conta essere etichettati con nomi creati dalla società per identificarci, ma conta alzarci ogni mattina sentendo che quello che stiamo facendo ci rende fieri e felici.
Conta avere il coraggio di soffrire per cambiare ciò che ci rende infelici.
Non voglio seguire un ideologia.
Voglio sentire l'umanità nella sua semplicità.
Noi non dobbiamo avere la certezza che qualcosa duri per sempre perché sennò non lotteremo per farla durare, come allo stesso modo non dobbiamo avere la certezza che finisca.
Forse è indifferente quello in cui crediamo dobbiamo solo vivere quello che abbiamo davanti.
Un angelo guida la mano che scrive. Questo vedo. Questo sento. Abbi fede.
A volte quello di cui hai bisogno non è esattamente la cosa migliore per te...
Per tutta la mia breve vita mi sono fatta domande, ho sofferto, ho cercato di capire chi ero e alla fine ogni mio testo era una rivelazione, era un modo di capire cosa accadeva dentro di me. Le mie poesie sono la mia anima, un'anima che parla a una mente che a volte vuole essere troppo razionale. Sono il mio cuore. Di questo parlano le mie poesie, parlano del mio cuore.