Scritta da: Gabriela Pannia
in Frasi & Aforismi (Saggezza)
Sii duro con te stesso quanto basta per avanzare, mai sino al punto di distruggerti.
Composta sabato 9 luglio 2016
Sii duro con te stesso quanto basta per avanzare, mai sino al punto di distruggerti.
Sera, adesso. Abbassate le luci della ragione, e godete a pieno delle delicate sfumature dell'anima.
Senza affetto, complicità ed affinità si è distanti anche stando vicini; chi s'ama, in fondo, è sempre accanto all'altro. Se non fisicamente, lo è con il pensiero. Se la dimensione è diversa, ci riesce col ricordo.
La felicità è il tesoro che trovi alla fine del viaggio alla scoperta di te stesso.
Non per debolezza, non per mancanza di praticità, non per assenza di furbizia: resto pulita perché col futuro voglio essere amica. Non farci i conti.
Adoro i profumi che sempre accompagnano il sorgere di un nuovo giorno: basta aprire le finestre, affacciarsi alla vita che riprende, ed è come sentirsi avvolgere in un abbraccio che sa di cielo, di rugiada, di brezza pulita, di sogni appena schiusi, di volo di mille tenaci, imperturbabili, imprescindibili speranze.
Il mio destino è racchiuso nella libertà e nel capriccio del vento, senza che abbia mai il tempo e il modo per piantare tende o mettere radici; ho l'anima errante, vagabonda. Sono preda del selvatico turbinare delle inquietudini, delle intuizioni, delle nostalgie, delle ansie effettive ed immaginarie; non so, in verità, quale sia l'approdo finale di questo inevitabile e disordinato stare sospesa. So che ho imparato ad amare visceralmente l'aria fresca e pura attorno all'anima, più della terra sotto i piedi.
Fidatevi del fatto che, con un po' d'impegno, si possa essere felici in due, felici in gruppo, o felici da soli; non cadete mai nella trappola di chi vi dice che due solitudini irrisolte o insoddisfatte, messe assieme, possano fare anche solo mezza felicità.
S'incontrano nell'intangibile, fuori dal tempo, prima che si sfiorino i corpi, le anime; s'incastrano indissolubilmente, fanno l'amore in mezzo alle stelle, e quando raggiungono il culmine finiscono disperse qua e là nell'universo. Non sempre si ritrovano alla prima vita, spesso di vite ne passano cento. Ma quando accade è la stessa attrazione, quel percepirsi complici e affini fin dentro la pelle. Lo chiamano colpo di fulmine; io credo sia memoria astrale.
Alla speranza, all'orizzonte e alla vita puoi anche decidere di dare le spalle; sarai comunque raggiunto da un raggio di sole che ti ricorderà il calore, il diritto ed il dovere che hai di ricominciare.