Scritta da: Gigliola Perin
Mi sono allontanata dalla vita per respirare i miei pensieri.
Composta lunedì 20 gennaio 2014
Mi sono allontanata dalla vita per respirare i miei pensieri.
Grandi battaglie comportano grandi perdite. Forse un giorno capirò cos'ho perduto nella battaglia della mia vita.
Che stupide che siamo noi donne, speriamo sempre e alla fine sbattiamo sempre la faccia su quel muro d'indifferenza.
L'unica cosa a cui non c'è rimedio è la morte. La morte a volte è l'unico rimedio, essa avviene nell'attimo stesso in cui decidiamo di nascondere il viso dentro una maschera. Nessuno vedrà e nessuno saprà chi siamo e cosa sentiamo.
La notte è passata, ho contato uno ad uno i secondi che scorrevano. Finalmente il giorno è arrivato, scendo da un letto vuoto, lascio lenzuola intrise di sale, peccato non poter lasciare in quel letto anche la mia anima. Sarebbe più facile fingere.
Legato ad una voce, inconfessabili ricordi ti frustano l'anima ed ogni singola parola riecheggia nella mente. Emozioni trasportate silenziosamente per dar voce al cuore ed ogni volta quel tuo sospirare dona gioia e dolore. Senso d'appartenenza e mancanza. Sensazioni che scorrono lungo un filo che ci incatena l'anima, mentre la voce rimana lontana, un filo, dove scorreva il nostro amore.
Stai lasciando uscire le tue emozioni, qualcuno ha toccato i tasti della tua anima. Ora tutti vedranno la persona che nascondi agli sguardi indiscreti del mondo. Vivile. Falla entrare in quell'universo che non hai mai aperto a me.
Vorrei una piccola luce nel buio che circonda il mio cuore, un segno, la piccola fiamma di un cerino che mi dica: "mi sento smarrito anch'io come te, mi manca l'altra metà del mio cielo" e in quel momento, allungare la mano per poter riprendere insieme il cammino.
Avrei voluto fare tante cose: colorare quei giorni grigi e far splendere il sole dentro il temporale. Avrei voluto, ma nulla ho mai potuto.
Non esisterà tempo e distanza.