Scritta da: Giorgia Stella
Sono un cane e non so parlare, ma so leggere. Ho letto la crudeltà negli occhi di chi prima mi ha voluto, e poi mi ha tradito.
Composta lunedì 16 febbraio 2015
Sono un cane e non so parlare, ma so leggere. Ho letto la crudeltà negli occhi di chi prima mi ha voluto, e poi mi ha tradito.
La vita è fatta di alti e bassi, di salite e discese. È fatta di corse spensierate a cento all'ora e di passi lenti che portano a fermarsi, a volte persino a sedersi. Ma l'importante è rialzarsi e camminare ancora. Perché in fondo, in ogni cammino c'è una pausa, e ogni cammino si riprende dopo aver riposato per un po'.
Non domandarti cosa troverai alla fine di una strada. Piuttosto sii felice, per quello che provi mentre la percorri, quella strada.
"E guardo il mondo da un oblò". Si, ci sono momenti in cui per un po' lo si può fare: quando manca la fantasia, quando manca lo stimolo o quando semplicemente si ha voglia di stare soli con se stessi. Ma poi, qualsiasi nave trova il suo porto e allora l'oblò non basta più. Ritorna vivo l'entusiasmo e si ha solo voglia di scendere dalla nave, per andare ad ammirare il panorama, in tutta la sua meravigliosa grandezza.
Se abbandoni una strada, pensa a quello che ti lasci dietro. Potresti rimpiangerlo e cercare invano, in altre strade, qualcosa che gli assomigli.
Il vero coraggio è rimanere te stesso in un mondo che ti vorrebbe diverso.
Se sei triste, cambia strada e ricomincia da capo. Non è difficile. Il difficile è proseguire su quella strada e fingere di essere felice.
Nel freddo dell'inverno sono i miei ricordi a darmi calore. Chi non ha ricordi, ha freddo anche in estate.
Se hai ragione fatti valere. Ma se sbagli ammettilo. È la formula perfetta: dignità e umiltà.
Non si può pensare di raccogliere bene, se si semina male. È vero che non sempre chi semina bene raccoglie bene, ma le probabilità, sono più alte.