Scritta da: Giuseppe Catalfamo
Due sicurezze aveva il misero essere umano.
Quella di dover morire e la certezza della maternità.
Da ieri ci han tolto la più lucente.
Composta giovedì 15 aprile 2010
Due sicurezze aveva il misero essere umano.
Quella di dover morire e la certezza della maternità.
Da ieri ci han tolto la più lucente.
Ferro, zinco, magnesio, calcio, silicio... di questo è composto il corpo.
Se all'interno vi fosse un anima, bhè, l'avrebbe anche uno scoglio...
Una calamita potrebbe averne due.
Molto più vero, allegro e felice un cane che scodinzola che un essere umano che sorride.
Quando un maschietto apostrofa una signorina con l'epiteto "zoccola" è certo che lei a lui non l'ha mai data... e neanche prestata.
Certamente riesco a perdonare, ma prima mi devo vendicare.
Il progresso tecnologico diventa obsoleto nell'istante del concepimento.
Puoi dire la più insignificante minchiata, ma se la dici in televisione sei un figo.
Non lasciatevi irretire quando vi dicono che c'è un pianeta lontano 150 milioni d'anni luce con la stessa conformazione della terra, quando teorizzano sul 15esimo satellite di Saturno, Titano, forme di vita nelle profondità dei ghiacci.
Tutto è basato su calcoli matematici che hanno la stessa valenza cognitiva di quando si scrisse l'Apocalisse sostenendo che la Terra era piatta.
La vita umana è una forma molto complessa.
Destinata a "sciogliersi" come i migliori complessi.
Il bicchiere è sempre mezzo pieno.
Per etichetta o educazione la seconda metà non va mai colmata.