Scritta da: Giuseppe Cutropia
Lei stava lì, affacciata sul davanzale del suo cuore. Cercando un'emozione perduta, indossando solo la malinconia di un ricordo.
Composta sabato 12 settembre 2015
Lei stava lì, affacciata sul davanzale del suo cuore. Cercando un'emozione perduta, indossando solo la malinconia di un ricordo.
Attendo il calar della notte, nell'invidia di questa luna, che accarezza la tua pelle con il suo chiarore. Ma poi l'invidia muta in amore, perché in questa luna potrò ammirare il riflesso del tuo viso.
Chissà perché un cane riesce sempre a farci sentire liberi di esprimere le nostre emozioni. Sarà perché sappiamo che non ci giudicherà? Non credo. Credo piuttosto che sia perché siamo coscienti della sensibilità e dell'amore del suo cuore e questo ci porta a liberarci da qualsiasi maschera emotiva.
La guardò negli occhi e capì. In quell'attimo tutto tacque attorno a lui, anche il suo cuore.
Fu un attimo e senza volerlo si innamorarono nel crudele gioco del destino. Due cuori così vicini e pur così lontani.
Anche nell'incessante scorrere del tempo, in quello che spesso porta via con sé, possiamo trovare un'emozione, gli attimi vissuti con chi abbiamo amato e con chi amiamo. Alla fine il tempo, è solo questo, attimi che andremo a conservare nel cuore.
Un cane ha una coda per dimostrarci la sua felicità nel vederci, occhi per mostrarci la sua anima e un cuore per donarci il suo amore. E in mezzo a tutto questo ci siamo solo noi. Perché un cane vive solo per noi. Come si fa a non perdersi in questo amore? Come si fa a non amarli?
Ci sono melodie che non potranno mai essere suonate. Ti è concesso solo di poterle ascoltare e conservarne le emozioni nel cuore.
Le anime sensibili spesso vivono i loro colori, in un mondo in bianco e nero.
Quando riusciremo a liberarci della nostra mente scopriremo che fino ad allora non era stata altro che la prigione della nostra anima.