Addio mia canzone sotto la luna e mio respiro, mie notti bianche e giorni d'oro, mia acqua fresca e mio fuoco. Addio. Che tu possa trovare conforto e una vita migliore, e quando l'alba occidentale illuminerà ancora una volta il tuo viso adorato, sii certa che quello che ho provato per te non è stato invano. Addio... E abbi fede mia dolce Tatiana.
Dove posso fuggire dalla tua faccia? Se ascendessi al cielo, là saresti; e se stendessi il mio giaciglio nello Sceol, ecco, saresti là. Se prendessi le ali dell'aurora per risalire nel mare più remoto anche là, la tua propria mano mi guiderebbe e la tua destra mi afferrerebbe. E se dicessi "di sicuro le tenebre mi afferreranno presto" la notte mi sarebbe luce all'intorno. Nemmeno le tenebre stesse sarebbero troppo oscure per te, ma la notte splenderebbe proprio come splende il giorno.
Per di più, non mi era mai passato per la testa di innamorarmene. Una cosa mi era chiara e la sentivo in fondo allo stomaco, al centro delle ossa, dalla punta dei capelli alla pianta dei piedi, e nel mio petto vuoto: chi ama ha il potere di distruggere. E io ero stata distrutta, sbriciolata.
Era stato molto peggio che perdere l'amore più vero, cosa che da sola era sufficiente ad uccidere. Avevo perso un futuro, una famiglia, la vita che avevo scelto.
Ma come hai potuto credermi? Dopo che ti avevo ripetuto migliaia di volte che ti amavo, come è stato possibile che una sola parola frantumasse la tua fiducia in me?
È facile scappare da qualcuno di cui hai paura, o tentare di combattere qualcuno che odi. [...] Ma se ami chi ti sta uccidendo, non hai alternative. Come puoi scappare, come puoi combattere se così feriresti il tuo adorato? Se la vita è tutto ciò che hai da offrirgli, come fai a negarglielo? Se è qualcuno che ami davvero...
Fu Edward, l'espressione del suo volto. L'avevo visto infuriato, l'avevo visto arrogante, una volta l'avevo anche visto soffrire. Ma quello...quello superava di gran lunga anche i più atroci tormenti. Sembrava spiritato. Non mi guardò nemmeno. Teneva gli occhi bassi, fissi sul divano, con l'espressione di un uomo divorato dalle fiamme
Non avevo mai pensato seriamente alla mia morte, nonostante nei mesi precedenti ne avessi avuta più di un'occasione, ma di sicuro non l'avrei immaginata così. Con il fiato sospeso, fissavo gli occhi scuri del cacciatore, dall'altra parte della stanza stretta e lunga, e lui ricambiava, con uno sguardo garbato. Era senz'altro una bella maniera di morire, sacrificarmi per un'altra persona, qualcuno che amavo. Una maniera nobile, anche. Conterà pur qualcosa. Sapevo che se non fossi mai andata a Forks non mi sarei trovata di fronte alla morte. Per quanto fossi terrorizzata, però, non riuscivo a pentirmi di quella scelta. Se la vita ti offre un sogno che supera qualsiasi tua aspettativa, non è giusto lamentarsi perché alla fine si conclude. Il cacciatore fece un sorriso amichevole e si avvicinò con un passo lento e sfrontato, pronto a uccidermi.
Maledetti siano dli dei. Che vittoria amara hanno voluto concedermi... perché io avevo pregato che fosse la ragazza, la mia vittoria. Tua sorella al sicuro... e di nuovo mia, com'era destinata ad essere.