Scritta da: Marianna Mansueto
Non trattiamo mai sulla base delle nostre paure.
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Non trattiamo mai sulla base delle nostre paure.
Ma quando è la memoria a perdere qualche cosa, come avviene allorché dimentichiamo e cerchiamo di ricordare, dove mai cerchiamo, se non nella stessa memoria? Ed è lì che se per caso ci si presenta una cosa diversa, la respingiamo, finché capita quella che cerchiamo. E quando capita diciamo: "è questa", né diremmo così senza riconoscerla, né la riconosceremmo senza ricordarla.
A me resta il colore del grano.
Una leggera preferenza è cosa abbastanza naturale, ma sono ben poche quelle fra noi così audaci da essere veramente innamorate senza esserne incoraggiate.
Agisci in modo da trattare l'umanità, sia nella tua persona che nella persona di ogni altro, sempre anche come un fine e mai soltanto come un mezzo.
Se è un peccato essere avido di onore, allora sarò l'anima più peccatrice di questo mondo
Non vorrei avere un cuore come il suo per niente al mondo.
Fintantoché seguiamo lo sviluppo del caso a ritroso, a partire dal suo esito finale, la catena degli eventi ci appare continua e pensiamo di aver raggiunto una visione delle cose del tutto soddisfacente e fors'anche completa. Ma se percorriamo la via opposta, se partiamo dalle premesse a cui siamo risaliti mediante l'analisi, e cerchiamo di seguirle fino al risultato, l'impressione di una concatenazione necessaria e non altrimenti determinabile viene completamente meno. Ci accorgiamo immediatamente che l'esito avrebbe potuto essere diverso e che questo diverso esito avremmo potuto capirlo e spiegarlo ugualmente bene. La sintesi non è dunque altrettanto soddisfacente dell'analisi; in altre parole, la conoscenza delle premesse non ci permetterebbe di prevedere la natura del risultato.
La vostra anima è triste e vi fa vedere un cielo tempestoso.
E adesso erano lì, di nuovo l'uno di fronte all'altra, e lui non poteva fare a meno di continuare a guardarla, come se i suoi occhi volessero insinuarsi dentro di lei.