Scritta da: Anna Maria D'Alò
Il tuo limite è l'oltre che non attraversi per timore di smarrirti.
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Il tuo limite è l'oltre che non attraversi per timore di smarrirti.
Non puoi andare oltre te stesso se hai fermato il tuo cammino prima di iniziare a correre.
A pochi importa se sei felice, come stai e chi sei veramente. Tutti, però, sono pronti a vedere i tuoi errori, esprimere giudizi e dire come avresti dovuto essere. Sapete una cosa? Andatevene a quel paese e sceglietene uno bello lontano, senza biglietto di ritorno.
In amore vince chi fugge? Per me possono correre e vincere anche la medaglia, ho smesso di dare importanza a chi non la merita. Semplicemente, mi adeguo. Non mi faccio più venire né il mal di cuore, né il mal di testa per nessuno.
Non puoi tornare nella mia vita come se nulla fosse. Ci sono torti che non dimentico e poi c'è l'amore che non provo più per te. Tutto questo significa coerenza e rispetto per la persona che sono. Lasciami alla mia vita, ma soprattutto lasciami all'amore che Dio mi ha donato, mio figlio.
Credevo davvero che non ci saremmo persi mai.
Mi sembrava impossibile. Una volta ho letto da qualche parte: le amicizie fanno il loro tempo e finiscono. Non nel nostro caso, pensai allora, non nel nostro caso.
Esistono legami così forti in grado di creare distanze lontanissime, difficili da raggiungere con uno scritto, con una parola o con un abbraccio. Sono percorribili solo con il cuore. Noi così vicini, eppur così lontani.
Si dice che sono le difficoltà a formare il carattere delle persone. Più ci si trova davanti a situazioni avverse, più si diventa ostinati e testardi. Sono d'accordo. A me e successo così con gli angeli. Ogni volta che trovavo degli ostacoli davanti a me - persone diffidenti o che mi prendevano in giro - io mi mostravo anche più forte di quel che ero e andavo avanti per la mia strada.
Sono convinto che la nostra vita sia dominata dal destino. Quello che ci deve succedere, almeno nei suoi tratti principali, è stato già scritto. In un modo o nell'altro, ciò che è stato deciso accadrà e noi possiamo farci poco.
Vorrei non lasciarlo andare via, vorrei provare un'ultima volta le emozioni che ci hanno unito. Ci baciamo prima con delicatezza, poi con forza. Ci abbracciamo fino a toglierci il respiro poi, con la stessa velocità con cui ci siamo cercati, ci allontaniamo. Lo guardo ancora; allungo una mano e tocco la sua cicatrice, poi le sue labbra, la guancia e infine gli occhi.
- Mi mancherai.
- Anche tu.
- Adesso vattene, o tra due minuti scoppio a piangere.
Mirko rimane indeciso, mi bacia sulle labbra ancora una volta, poi si alza, e senza voltarsi indietro esce per sempre dalla mia vita.