Non è sempre una buona idea fare quel che si può fare.
dal libro "Oltre il confine" di Cormac McCarthy
Non è sempre una buona idea fare quel che si può fare.
Se ci perdiamo di vista, rimani fermo dove sei, ti troverò io, perché se ci muoviamo tutti e due per cercarci, finisce che non ci troviamo più. Qualcuno deve pur rimanere dove tutto è successo, deve stare lì ad aspettare, altrimenti non ci si incontra più.
"Vedi, è semplice. Prima s'incontra una ragazza carina, poi la si frequenta per un po' per verificare di essere compatibili, confrontandosi sulle grandi decisioni da prendere per la vita in comune. Per esempio, quali parenti si vanno a trovare durante le vacanze, se si preferisce abitare in una villetta o in un condominio, avere un cane oppure un gatto, e chi dei due entra in bagno per primo al mattino. Se si continua ad andare più o meno d'accordo su tutto, ci si sposa. Fin qui mi segui?" "Come no"
Quando una persona che amiamo ci lascia, si sottrae, se diventa come pazzi, si vede in faccia la morte.
Essere al mondo, per quello che ho potuto capire, è quando ti è affidata una persona e tu ne sei responsabile e allo stesso tempo tu sei affidato a quella persona ed essa è responsabile per te.
Vola libera e felice, aldilà dei compleanni, in un tempo senza fine, nel per sempre. Di tanto in tanto noi c'incontreremo, quando ci piacerà, nel bel mezzo dell'unica festa che non può mai finire.
Avrebbe preferito che tutto questo non fosse successo.
Invece, le cose succedono.
Si dicono parole che lasciano dietro conseguenze e significati. Si fanno gesti che possono ferire, per volontà espressa o per leggerezza.
O per il semplice timore di essere feriti.
È inutile indagare le occasioni mancate. Non sai mai se ti sei salvato dalla morte, o ti sei perso la vera vita.
Non ha senso andare nella direzione opposta del tuo stato d'animo.
Sei ostaggio di te stesso, delle tue mancanze.