Scritta da: Mariella Buscemi
Non chiedo al vento perché urla o alla neve perché si scioglie al primo sole che porta con sé troppe magagne. Mal sopporto le domande inutili. Mi godo risposte casuali, difficilmente interpretabili e poco chiare, neppure dette, solo intuite, di quelle che tengono in sospeso nella trama intricata dei "forse". Sono quelle che non mi stancano mai. Tutto il resto è, spaventosa, noia.
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