Non ho più pensieri né parole. Quando si ripresentano, senza logica, certi accadimenti nella vita di una stessa persona, si azzera la comprensione e, per quanto ognuno, ed è legittimo, possa dire la sua in merito, quello che conta è come si sente chi lo vive sulla pelle. Anche smettere di cercare un perché è una soluzione e dire basta è un diritto inalienabile e insindacabile.
Quando ti presenti ad un cuore la parola d'ordine è autenticità.
Preferirei le smentite, ma le conferme sono di gran lunga superiori.
Il livido ci restituisce, in fastidio visivo, un graffio profondo sull'anima.
Ti fai mille domande, osservi attentamente ogni dettaglio, ma le differenze le trovi solo quando è già troppo tardi.
È giocare d'azzardo addentrarsi in quei meandri bui e profondi dove si consuma la connivenza più spregevole fra un'anima e il suo peggio, ci vedo un senso, perverso, astuto, di dominio, si fa riconoscere per i tratti che subdolamente e pubblicamente condivide e, collezionando vittime, soddisfa il ruolo che ritiene sia una missione. Se ci sia un senso è complicato affermarlo. E mi chiedo ha un senso per noi il male? In un'anima governata dal demone si materializza tutto ciò che per noi non ha senso.
"Noi" il valore aggiunto che definisce di classe a+++ quell'amore che ha doti di durata e funzionalità. Al di là del trascorrere del tempo e per tutta la durata del suo ciclo di vita mantiene inalterati integrità e valenza. Tutti i legami vengono definiti d'amore ma solo pochi hanno quella peculiarità di rendere due anime un tutt'uno.
Setacciando nel fiume aurifero dell'amicizia solo poche ma autentiche pepite, non brillano, non luccicano, non riflettono ma lasciano nel cuore quel segno inconfondibile della loro autenticità.
Ho imparato che è importante solo chi, senza indossare maschere, sa arrivare al mio cuore utilizzando quel linguaggio che ha poche ma semplici e autentiche parole.
Credo che la stazione sia il luogo dell'autenticità delle lacrime e dei sorrisi, dove, negli arrivi e nelle partenze si alternano stati d'animo profondi lasciando poco spazio alla finzione.