Le assenze presenti mi procurano meno dolore rispetto alle presenze assenti, con le quali non riesco più a convivere.
Composta domenica 20 novembre 2011
Le assenze presenti mi procurano meno dolore rispetto alle presenze assenti, con le quali non riesco più a convivere.
Neanche la gabbia toracica aiuta al cuore a non ferirsi.
Chi tace spaventa.
Illumino spesso gli altri ma io rimango sempre al buio.
Ero matta in mezzo ai matti. I matti erano matti nel profondo, alcuni molto intelligenti. Sono nate lì le mie più belle amicizie. I matti son simpatici, non come i dementi, che sono tutti fuori, nel mondo. I dementi li ho incontrati dopo, quando sono uscita!
La cosa più superba è la notte quando cadono gli ultimi spaventi e l'anima si getta all'avventura.
Quelle come me non tradiscono mai, quelle come me hanno valori che sono incastrati nella testa come se fossero pezzi di un puzzle, dove ogni singolo pezzo ha il suo incastro e lì deve andare. Niente per loro è sottotono, niente è superficiale o scontato, non le amiche, non la famiglia, non gli amori che hanno voluto, che hanno cercato, e difeso e sopportato.
Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive... Quelle come me donano l'anima, perché un'anima da sola, è come una goccia d'acqua nel deserto.
Quelle come me guardano avanti, anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro.
Presentare le cose nella loro verità. Dire la cosa vera, la successione dei movimenti e dei fatti che producono l'emozione, e che resta valida per un anno e per dieci anni o, se siete stati fortunati e se l'avete espressa con una grande purezza, per sempre.
A parlarne troppo non si apprezza più nulla.