Scritta da: Michele Gentile
in Frasi & Aforismi (Amore)
Giunsi troppo tardi sulle rive dell'amore e non potei far altro che raccontarne l'addio ad una lacrima di passaggio.
Composta lunedì 1 aprile 2013
Giunsi troppo tardi sulle rive dell'amore e non potei far altro che raccontarne l'addio ad una lacrima di passaggio.
Di tutti i peccati il non peccare pecca di presunzione.
Lungo il sentiero ho sconfitto demoni e saccheggiato speranze, più volte sono stato abbattuto, ferito nella carne dalle lame della malinconia ma non ho mai disconosciuto il valore del cammino, quasi mai disatteso la fatica della resurrezione, sempre e ostinatamente suddito della libertà.
La notte è quella valle dove echeggiano i silenzi.
Vivere senza poesia è come navigare senza timone.
Un cuore che ama vive di vespri e muore di aurore.
Sapeva d'amore quel peccato e sapeva già che sarebbe finita.
Altro non sono che una realtà taciuta, abbandonato persino dai rimorsi abito la stanchezza di troppi mari.
Che tipo che sei, mi ricordi qualcuno che non ho mai conosciuto!
Quel giorno fu il tempo a restarti accanto, a nasconderti. L'attimo immobile, gelido eterno nello sguardo della memoria muta in canto l'antica pioggia.