Scritta da: Nello Maruca
Più un essere è invidiato e più, per capriccio del destino, prospera.
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Più un essere è invidiato e più, per capriccio del destino, prospera.
L'indigente non è solo vessato e scansato dai suoi simili ma è anche la sfortuna a perseguitarlo senza tregua.
Se il proprietario si disinteressa dei suoi beni essi vanno perduti e solo allora chi li ha trascurati comprende quanto grande era il loro valore.
L'ira è un sentimento che sconvolge l'animo, annebbia la mente e indurisce il cuore e, in preda a essa, è possibile commettere qualsivoglia nefandezza.
L'orgoglio molto spesso porta l'uomo a credersi migliore e, quindi, condanna i suoi simili. Se riflettesse sulla sua vita e sul suo comportamento si accorgerebbe di essere come tutti e, forse, anche peggio.
L'uomo per l'incapacità di caricarsi le spalle delle proprie responsabilità cerca di addebitare le colpe sempre ad altri e pur di sfuggire alle sue manchevolezze non esita a scaraventare nel fango chiunque gli capita a tiro.
L'esperienza dice che in qualunque cosa non bisogna mai avere fretta.
Tutto quello che viene fatto con la calma riesce bene; al contrario di quello che si realizza affannandosi.
Per quanto l'uomo si dimeni e arrovelli la sua mente, senza un pizzico di fortuna non arriva da nessuna parte.
È solo atto di presunzione il volere dare insegnamento a chi è più dotto e in gamba di noi.
Non si disdegnino mai i consigli dei vecchi. Tutto quello che ci tramandano è sensato in quanto frutto di esperienza.