Scritta da: Paul Mehis
Possono essere menzogne i pensieri ai quali non puoi evitare di dare una "forma"?
Composta mercoledì 23 settembre 2009
Possono essere menzogne i pensieri ai quali non puoi evitare di dare una "forma"?
Ero solo... la sua voce era imponente nel silenzio della spiaggia deserta, nel buio non coglievo lo stacco tra lui ed il cielo nel quale non risplendeva la luna, ma delle stelle di dimensioni incredibili...
Nell'oscurità, la parte delle onde frontale mi appariva simile ad infinite strisce di schiuma color avorio che si rincorrevano e mi rincorrevano, come lunghissimi e sinuosi serpenti albini.
Avevo l'impressione che dalla sua enormità potesse emergere un essere immenso da un momento all'altro, qualcosa di indefinibile ed amorfo come una creatura descritta nel Necronomicon da Lovecraft.
Camminai sulla spiaggia per parecchi minuti, impossibilitato a distoglievi lo sguardo.
Avanzavo faticosamente con un passo grottesco per i tacchi degli stivali che sprofondavano nella sabbia fine come zucchero...
Il vento freddo mi scavava il viso e trasportava un odore penetrante e, per me, sconosciuto quanto attraente.
Abbiate timore di pronunciare ciò che non sentite, ma mai di quello che sentite.
Il suono dei tuoi pensieri sui miei dubbi ha lo stesso effetto del sole sulla nebbia.
Solo quelli che non hanno limiti, hanno la forza di imporre un limite al più forte dei loro sentimenti.
A me importa di te, perciò voglio tutti i tuoi pensieri, compresi i "fanculo" ed i "ti odio", dei quali bisognerebbe perlomeno apprezzare l'intimità relazionale che ci consente di esprimerli e riceverli!
Nella vita, spesso, chi si è meritato il nostro "odio" si è anche guadagnato il nostro amore...
Mi manchi indicibilmente, ma so che prima di andartene, mi hai lasciato tutto ciò che mi serve per vivere, e io, ti ho donato tutto ciò che servirà a te...
Le parole sagge sono inutili, perché comprensibili solo a chi quella saggezza l'ha già vissuta.
Per gli altri appaiono follia.
La tecnologia ha portato anche eccezionali migliorie nella vita delle persone, sarebbe assurdo negarlo per uno che utilizza questo strumento, però credo che il vero motivo per la quale si sia sviluppata così velocemente, negli ultimi decenni, sia rendere molti... schiavi di pochi.
Ricercare la felicità è un fottuto dovere di ogni persona! Non è una questione di egoismo, ma di altruismo, perché non si può condividere ciò che non si possiede!