Scritta da: Samantha Avvelenata Ferri
Digerisco tutto male, ormai. La pizza, il latte, la passata di pomodoro e le delusioni. Soprattutto quelle.
Composta venerdì 22 giugno 2012
Digerisco tutto male, ormai. La pizza, il latte, la passata di pomodoro e le delusioni. Soprattutto quelle.
Si capisce sempre quando è il caso di fare un passo indietro. E in certi casi, se son due è ancora meglio. Non tanto per prendere le distanze, quanto per mettersi in salvo.
Soggetti che di "misterioso e affascinante" hanno solo il buco nero nella scatola cranica lasciato dall'ultimo neurone, autolicenziatosi per disperazione e carenza di contributi.
A dolori estremi, estreme carezze.
Certi amori sono dei miracoli che accadono per un privilegio della vita. Vanno tenuti stretti per non essere mai stupidamente rimpianti.
Non credo che una persona che ha tanto pianto sappia ridere bene, sappia ridere meglio. Secondo me una persona che ha pianto tanto, che piange tanto, nemmeno se lo ricorda più che i denti servono anche per sorridere. Nemmeno se lo ricorda come si fa a ridere.
La musica per me è quella cosa che serve solo a rigirare il coltello nella piaga.
Nel momento in cui ti abitui ad una presenza, poi sei costretto a fare i conti anche con la sua mancanza.
Ci sono un sacco di persone impegnative e poche disposte ad impegnarsi.
Ho dato le perle ai porci. Spero vivamente ci scivolino sopra.