Non ci sono ultimi e primi, le classi sociali sono solo qualcosa che appartiene allo stato, ogni uomo in se stesso è uguale ad un altro ed è solo il modo di manifestare l'amore che uno ha dentro che ci rende davvero migliori.
È inutile affannarsi nel cercare di andare oltre materialmente, la vita dei più semplici è tale perché quella fase è stata già vissuta; ora è il momento di apprezzare l'essenza dei sentimenti, passare attraverso il bene e la disponibilità verso gli altri per arrivare a conoscere l'Amore, quello vero, quello eterno, quello che ci porterà passo passo, gradino dopo gradino a contemplare il fine ultimo della nostra ascesa; questi corpi sono solo presi in prestito, per dare la possibilità alla nostra anima di evolversi, attraverso esperienze terrene non sempre piacevoli ma necessarie a raggiungere la consapevolezza del nostro essere parte di un tutt'uno, per gioire delle gioie degli altri e rendere meno pesanti le loro angosce offrendoci come sostegno. "L'Amore che è dentro di noi deve essere per tutti e non un esclusiva".
Ci sono dei giorni in cui pensi di essere arrivato al limite della sopportazione, ancora quell'insignificante goccia e scateni un maremoto... ed il maremoto arriva, eccome se arriva... ma è proprio in quel momento, su quelle macerie, che ridai valore alla tua vita e il giusto peso al resto.
Bisogna essere immensamente tristi o immensamente felici, per scrivere qualcosa che tocchi l'anima... oppure, semplicemente pensare alla gioia e al dolore.
Ogni volta che regalo un sorriso o che comunque con il mio modo di essere ed esprimermi ne sono la causa, provo un senso di immensa gioia, quasi fosse un riflesso amplificato del suo effetto. Ma allora... che senso ha essere arroganti e malvagi... che gusto si prova ad essere causa di dolore e qundi riflesso del male?