Scritta da: Silvia Nelli
Sempre meglio "alcune cose" tenerle esclusivamente per noi, almeno quelle parti più profonde. Si evita di aggiungere cicatrici su cicatrici, senza alcuna colpa.
Composta domenica 17 maggio 2015
Sempre meglio "alcune cose" tenerle esclusivamente per noi, almeno quelle parti più profonde. Si evita di aggiungere cicatrici su cicatrici, senza alcuna colpa.
Ci sono vuoti che non si colmano con niente. Assenze che nessuna presenza può sostituire o rimpiazzare. Ci sono persone che hanno un valore talmente grande e un posto talmente importante dentro al cuore che ti fanno capire quanto sia meglio solo il pensiero di "quella" persona ad una "qualsiasi" presenza del cazzo.
Il fatto che ci hanno ferito non vuol dire che ci feriranno tutti.
Il fatto che siamo stati feriti non vuol dire che abbiamo imparato a ferire.
Sii donna per primo per te stessa e poi per gli uomini che incontrerai. Se sei una vera donna non passerai su tutti i loro corpi. Se non lo sei sarai solo un passaggio per ognuno di loro.
Non piego mai la testa per pietà e nemmeno per ricatto. Non mi abbasso al livello di nessuno, se lo ritengo un livello squallido. Preferisco "me" con le mie paure e incertezze, me con il mio "uff", me con la mia durezza e schiettezza. Io preferisco me a un modo opportunista e scontato.
Siamo "bianco neri". Siamo bianchi come la luce e neri come il buio in cui vi abbiamo per l'ennesima volta lasciato. Un campo spesso contestato, un nome spesso storpiato: da Juventini a "rubentini". Ma in realtà nessuno è santo. Siamo a 33 e in questo bellissimo caso, amici miei, comunque giri quel numero, sempre 33 sono! Chiamateci come volete, disprezzateci. Mentre voi parlate, divorati dalla rabbia, sperando in un affondo noi trionfiamo per la 33esima volta alla faccia vostra. Ne esistono di colori, ma qualsiasi altro colore che non sia "bianco nero" è bello da ammirare solo nell'arcobaleno, nelle emozioni e nelle sfumature di un tramonto. Ma su un campo di calcio, sempre e solo "bianco nero" sia.
Mi "incantano" le persone dalla personalità piena di "risorse" e non quelle che dimenano per mostrarne una che non hanno mai avuto.
Sono le piccole cose a inondarti di sana felicità. Perché niente ti riempie la vita come chi con amore e sincerità sa riempirti anima e cuore.
La vera felicità sta nel cuore di pochi. Sta nei cuori umili, che sanno dare valore a quelle cose che hanno un prezzo. Quel prezzo che non può essere quantificato in euro. Quel prezzo che paghi con l'anima, quel prezzo che spendi in emozioni e saldi con il cuore. La vera felicità è in realtà qualcosa di astratto, non la puoi toccare, ma solo sentire e vedere negli occhi di chi la vive. La vera felicità è un semplice "io ci sono"! È una parola che riempie un vuoto, una mano sicura che ne afferra una tremante e spaventata. La vera felicità è sapersi spogliare di fronte a chi si ama, senza sentire il bisogno di togliersi i vestiti. La vera felicità è avere nel cuore qualcuno che ha il cuore pieno di te.
Non chiedo poi tanto, se aspiro a qualcosa che ripaghi un po' delle mie sofferenze. Non sono altezzosa, se chiedo finalmente un po' di sana serenità. E nemmeno egoista se adesso sento la strana necessità di pensare a me. Non odiatemi se ogni tanto vi dirò: "no. Mi dispiace, ma non posso". Non giudicatemi se alcune volte non ascolterò le vostre paure e i vostri dolori. Non fraintendetemi se, pensando un po' a me, mi sfuggirà un vostro silenzio pieno di parole. Ho solo staccato un attimo la spina dal "mondo" per poter ricollegare un po' quella che ha riacceso finalmente "me stessa".