Scritta da: Eclissi
in Frasi & Aforismi (Vita)
Amo le consolazioni della carne e non posso soffrire i vigliacchi che le chiamano debolezze.
dal libro "Vita di Galileo" di Bertolt Brecht
Amo le consolazioni della carne e non posso soffrire i vigliacchi che le chiamano debolezze.
I rumori della montagna sembrano tutti avvertimenti, gioiosi o tristi. I suoni della città, invece, sembrano dire tutti la stessa cosa: vai in fretta. Oppure, la notte, sembrano lamenti di solitudine.
Noi nasciamo due volte, per così dire: nasciamo all'esistenza ed alla vita; nasciamo come esseri umani e come uomini.
I popoli, una volta avvezzi ad avere padroni, non sono più in grado di farne a meno.
Guerra, finanza e show ormai si assomigliano. Da una parte gli attori, dall'altra gli spettatori. Questa è la regola, ormai.
Il ministero dell'Economia dovrebbe chiamarsi ministero della Miseria, dato che il ministero della Guerra non si chiama mai ministero della Pace.
L'uomo non ha un corpo separato dall'anima. Quello che chiamiamo corpo è la parte dell'anima che si distingue per i suoi cinque sensi.
Il gran mattino reca l'illusione di un inizio.
Non voglio più muovermi finché non avrò un paio d'ali.
La maggior parte delle persone si inganna con una duplice fede errata: crede nella Memoria Eterna (delle persone, delle cose, delle azioni, dei popoli) e nella Riparabilità (di azioni, errori, peccati, ingiustizie). Sono entrambe fedi false. In realtà avviene proprio il contrario: ogni cosa sarà dimenticata e a nulla sarà posto rimedio. Il ruolo della riparazione (della vendetta come del perdono) sarà assunto dall'oblio. Nessuno rimedierà alle ingiustizie commesse ma tutte le ingiustizie saranno dimenticate.