Scritta da: Vincenza Molvetti
Lo stomaco in subbuglio, la testa che scoppia e le lacrime che rigano il viso, o la voglia di spaccar tutto. Quell'odore nauseante che solo l'amara delusione conosce.
Composta martedì 19 giugno 2012
Lo stomaco in subbuglio, la testa che scoppia e le lacrime che rigano il viso, o la voglia di spaccar tutto. Quell'odore nauseante che solo l'amara delusione conosce.
Il dubbio quanto sa essere atroce rosica l'anima e non ti lascia libertà perché in un modo o nell'altro tu farai la tua scelta.
La vita è come un libro preso in prestito,
lo si legge con ansia perché si ha paura del tempo che passa e si ha fretta di conoscere il finale,
forse si saltano pagine importanti,
lo si legge lentamente perché alcuni passi fanno troppo male da poter voltar pagina...
la vita è un libro in prestito che consegneremo in ritardo o in anticipo, questo non si sa,
l'unica cosa certa è che vale la pena viverla quest'opera fino all'ultima pagina.
Ridere è il verbo più bello, in quell'attimo in cui ridi così tanto riesci quasi a dimenticare tutto, tutte le cose brutte... ridere... non bisogna mai smettere...! non smettere mai di ridere!
La Musica è nutrimento dell'anima e allora lasciatemi ingrassare!
Guerriero inarrestabile che niente lascia al fato, che sconta ogni peccato e qualche volta perdona: il tempo.
Ciao, ciao, ciao...
dimmi solo ciao, ciao...
infiniti ciao, lunghi arrivederci, brevi cenni...
ma ti scongiuro non dirmi mai addio.
Libri... quante volte, con amore e dedizione, o con disinvoltura e distrazione, vi ho letti, tutti di un fiato o molto lentamente... pur sapendo, inconsciamente, che eravate più voi a leggere me.
Non esistono addii.
Esistono solo arrivederci più lunghi.
Ansia, batticuore, rabbia
dolore, amore...
tu chiamale emozioni...
Io?
Io le chiamo Napoli.