Stanotte scorgo me stessa nel cielo,
eccomi lì al centro di un soffitto tappezzato di stelle,
dal viso pallido e dagli occhi tristi,
avvolta da un alone di mistero e di malinconia.
Stanotte mi chiamo anche io luna.
Ama come si ama una rosa, amane i petali, vivi del suo profumo, incantanti davanti alla sua bellezza ma non dimenticare di amare anche le spine.
Perché essere donna non significa indossare un paio di scarpe con i tacchi altissimi per sentirsi più importanti o essere accompagnate da una borsa nei momenti di malinconia.
Amo fotografare la vita: il sorriso di mia madre, le abitudini di mio padre, la semplicità dei miei fratelli, la sincerità di pochi amici e voglio fotografare la vita a colori... basta bianco e nero, basta effetti speciali... voglio foto colorate di vita, di allegria, di amore. Voglio la vita!
Ho conosciuto due tipi di passeggeri che salgono sul treno della vita: i primi sono quelli che riflettono, agiscono e raramente rimpiangono ciò che hanno fatto o omesso. I secondi sono quelli che agiscono, rifletto e poi rimpiangono per sempre quello che hanno fatto o omesso ma entrambe le categorie non sanno più se a volte conviene salire o scendere dal treno o addirittura restare lì seduti ed esistere senza vivere?
Esistono addii che non saranno mai tali.
Amnesia... attimi che si rincorrono fugacemente, atti alla costruzione di un ricordo per amare di più e patire di meno.
Codice indecifrabile che ha lettura nella mente ma chiave nel cuore. Amnesia, caduta ad alta velocità dalle vette del cuore alle profondità dell'anima.
Soffio di vento scompiglia i miei capelli, raggio di luce bacia il mio viso, ricordo sospeso rabbrividisce il mio cuore. È il tocco di un angelo che ha pervaso la mia anima.
C'è troppo marcio in questo mondo forse perché chi lo popola si è dimenticato di guardare di tanto in tanto il cielo.
Il tempo ha un difetto: tutto può far invecchiare eccetto i sentimenti, quelli veri.