Scritta da: Anna
in Frasi & Aforismi (Libri)
Possedeva uno strano fascino che seduceva in modo lento ma inesorabile.
Composta mercoledì 29 settembre 2010
dal libro "Il palazzo della mezzanotte" di Carlos Ruiz Zafón
Possedeva uno strano fascino che seduceva in modo lento ma inesorabile.
Ero matta in mezzo ai matti. I matti erano matti nel profondo, alcuni molto intelligenti. Sono nate lì le mie più belle amicizie. I matti son simpatici, non come i dementi, che sono tutti fuori, nel mondo. I dementi li ho incontrati dopo, quando sono uscita!
Quelle come me guardano avanti, anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro.
Ci può star di mezzo anche un oceano, non importa, il mio pensiero è già là, questo è ciò che conta.
Mentre tu m'ignori, un altro implora di poter avere le mie attenzioni!
Quelle labbra dannate, accese di quel fuoco, mi rendono ghiaccio che si scioglie alla sola sola vicinanza, mi portano in inferno e in paradiso e nella passione per pulire la mia anima non trovo soluzione.
Non si era mai chiesto se le donne che aveva amato fossero giuste! Non si era mai posto questa domanda. Forse erano tutte donne giuste che avevano incontrato un uomo sbagliato!
Erano due solitudini che si desideravano, ma non sapevano rompere ciò che le divideva.
Dubita dei "per sempre" e non credere al "mai".
C'erano la malinconia e i ricordi. E poi c'era lei che, con inchiostro intriso di lacrime, scriveva sulle righe del cuore per prolungare quegli attimi di felicità!