...Vabbè , "i maestri sono i g n o ra nt i " è una forzatura , una esagerazione , una conclusione che ovviamente non sta in piedi , e l' ho scritta solo per suscitare una reazione , non un' offesa...
Se il vero credente , impegnato nella ricerca tutta interiore verso risposte ad interrogativi esistenziali , verso soluzioni a problemi teologici o filosofici -ed è proprio per via di questi impegni egli non si interessi affatto di politica - è giusto , forse , dichiararsi contrari a tali impegni , ed alla sua opera di convincimento ed insegnamento altrui , poichè una volta convinti onestamente ed onestamente apprese nozioni sufficienti , gli altri ,diverranno insensibili - a loro volta - ai problemi sociali e cominceranno a produrre a -loro volta- quell' agnosticismo politico proprio dei loro maestri.
E chi rimarrà -dunque - ad interessarsi alla politica ? Rimarranno coloro i quali non si saranno interrogati su problemi esistenziali , o non li avranno ritenuti di loro interesse , e rimarranno anche i discepoli disonesti dei maestri , insomma rimarranno i peggiori.
La responsabilità dell' ineguatezza della classe politica è dei maestri , di tutti i maestri che non hanno il coraggio di buttarsi nella mischia , di rischiare e buttarsi e provare.
Questo è il loro reale insegnamento.
Questo il loro ritrovamento .
I maestri sono ig n or a n ti .
La superbia si origina comunemente dalla presenza di due personalità critiche:APPARENZA e VIOLENZA.La definizione comune di superbia ci dice che è l'esagerata stima di sè e dei propi meriti
(reali o presunti)manifestata con un continuo senso superiorità verso gli altri.
Morale del discorso!!!.Questi soggetti hanno bisogno di un buon psicoterapeuta,perchè hanno dei seri problemi psicopatologici. :-) !!!
Premetto che per dimostrazione di essere migliori , intendevo quella che i migliori debbono continuamente fornire a loro stessi. Fornendola agli altri - infatti - dimostrerebbero d' essere vanitosi e mediocri e sotto quesa luce anche l' aver bevuto la cicuta - da parte di Socrate- potrebbe rivelare una qualche vanità , perlomeno quella che è propria di chi è consapevole del riverbero che un gesto simile avrebbe potuto avere da li a qualche millennio - e io credo ancora per molto tempo ancora- e Socrate - tu mi insegni- è stato molto consapevole.
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