Commenti a "Nessuno prega in paradiso." di Giovanni Nebuloni
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postato da margherita1, il
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postato da bluedeep, il
Certo " 1" , il bene della società - osservi- non è la meta della società stessa perchè - io credo - i desideri dei singoli non combaciano con quelli della società - laddove non si intenda, per società quella italiana piuttostochè quella australiana, ma solo società umana- qualsiasi conflitto e contrasto sarebbe nullo , se cosi' fosse.
Grazie per aver scambiato due parole , ti saluto .
P.S. come riesci a scrivere cosi' belle poesie e ad essere anche cosi' spietatamente razionale ?
Ciao.
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postato da margherita1, il
Ok. Blue ti offro quest'ultimo spunto. Il bene sociale , non è mai stato e credo mai sarà meta della società stessa, proprio per la
riflessione che ti portavo in esempio. Ognuno ,secondo il suo sentire vorrebbe vivere in pace con se stesso e con gli altri, ma
è una meta troppo ambita perchè ciò possa verificarsi. Se prendiamo come esempi i dettami cattolici, non credo che troveremmo un solo vero cattolico al mondo che si attenga a tale 'disciplina' in quanto è in perfetta antitesi con ogni desiderio umano. Nel caso in cui ci riuscisse ne deriverebbero soggetti di inclinazione psicopatica o nel migliore dei casi 'un mistico'. Il cattolico credente
fa del suo meglio per esserlo, ma essendo impossibilitato a seguire i dettami della Chiesa fa riferimento a Dio. Quindi è un credente non cattolico. Quì si cade in contraddizioni enormi che generano conflitti interiori , religiosi, sociali. Concludendo sarebbe
meglio che ognuno seguisse il suo sentire senza dogmi , questo renderebbe l'essere umano più felice , moltiplicando se stesso
per l'intero genere umano ne deriverebbe un mondo migliore. Ma sono favole per bambini a cui solo loro possono credere.
Grazie per l'ascolto.
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postato da bluedeep, il
Non so se si possa arrivare da qualche parte sviluppando altre argomentazioni diverse da questa , cosi' come non so se sia sociale o religiosa l' origine della conflittualità e della divergenza dei desideri umani - desideri che penso siano alla fonte degli umani comportamenti- , e confesso di non sapere neppure se possa essere la religione - cristiana o meno- , o la società a determinare quale sia il bene comune , ma credo che esso sia proprio la produzione di desideri che creino armonia e non conflitti tra gli uomini.
Certamente il ritrovarmi a fare inutili monologhi non è un bene :-))
Ciao.
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postato da margherita1, il
@Bluedeep
Mi dispiace, non era mia intenzione interrompere alcun chè, ma come tu stesso hai osservato , le divergenze , per quanto
in buona comunione, si differenziano in maniera talmente macroscopica che non sarebbe possibile divenire a nessuna
conclusione. Come altre volte ho già avuto modo di dire è un concetto che entra dentro una sfera personale. Il credente vive
e si nutre della propria fede e convinzione da cui trae beneficio, il non credente potrebbe confutare tale convincimento con
il raziocinio. Due aspetti inconciliabili ma ambedue degne di ogni rispetto!!!! Vi prego di continuare, vi leggerò volentieri !