Commenti a "Nessuno prega in paradiso." di Giovanni Nebuloni


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postato da , il
Marg,io sto semplicemente dicendo la ma come tu dici la tua e tu potresti essere ortodossa, musulmana, induista o induista, per me non farebbe alcuna differenza, per me siamo tutti fratelli e tu mia sorella, non farei male ad una mosca e lo so che nella religione non siamo tutti così o meglio non la pensiamo tutti così, però so discernere il divino dall'umano ricordando di mantenere sempre la mia posizione, la mia visuale e non esclusivamente di chi mi insegna a seguire il cammino , perchè nei sacerdoti e tutti i suoi "gradi" a salire , io vedo prima l'uomo che è in loro, prima della tonaca che indossano, e possono sbagliare, essere corrotti, peccare di cose gravissime, come tutti noi, perchè sono prima uomini e poi il resto...
spero mi sia saputa spiegare, perchè non voglio che interpretiate male le mie parole, io sono una semplice, non so parlare con paroloni...
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postato da , il
@ Bluedeep

Per   ''comportamento '' non intendo l'atteggiamento religioso, ma sociale. Poco serve il credo e i suoi principi se poi non li si
attua. Non ho alcun atteggiamento discriminatorio verso alcun chè, fatta eccezione per le persone che compiono volutamente
del male, lì ahimè il mio atteggiamento cristiano viene meno , la teoria del 'porgi l'altra guancia' non  è per me condivisibile.
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postato da bluedeep, il
Margherita1, condivido buona parte del tuo pensiero, malgrado il fatto che tu stessa operi - perlomeno questo intuisco dalle tue parole- delle distinzioni che scaturiscono  dai "comportamenti delle singole persone ".
Difatti il non creare discriminazioni dovrebbe essere cosa divina , ma nessun ateo  può in quanto tale sostenersi favorevole alle disparità , molto probabilmente per avvallare la sua stessa coerenza logica.
Credo che l' utilitarismo abbia proposto una risposta plausibile alla domanda di alternativa alle credenze religiose.
Saluti.
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postato da , il
Quello che mi spaventa della religione , ed è per questo che non sono cattolica, è che invece di unire gli uomini nell'amore li
divide fra credenti e no. Io non faccio mai questa distinzione , per me solo i comportamenti delle singole persone mi fanno capire chi sono, e mi regolo di conseguenza. Se dovessimo stabilire quale principio regola il bene comune io mi affiderei non al
cattolicesimo ma al cristianesimo, pur avendo per me molte lacune contiene in sè il bene comune. Non vado in chiesa, non prego, nei momenti difficili non mi appoggio alla stampella di Dio, cerco forza dentro di me, e se mai un Dio ci fosse credo che
è questo che vorrebbe, esseri umani capaci di discernimento, capaci di soffrire , lottare per il proprio bene, senza scomodarlo
dal due al tre chiedendo aiuto. In ogni modo voi la pensiate, e in qualunque cosa voi crediate io mi sento sorella di ognuno di voi.
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postato da , il
ho capito benissimo il tuo spunto di riflessione che ha incontrato le mie convinzioni suscitando una reazione positiva...CIAO

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