Pensieri


Scritto da: Michele Gentile
in Diario (Pensieri)
De che stamo a parlà
amico mio
de come campo io
che non c'ho più rispetto
manco pè Dio.
È stata sta vita
a famme capì come funziona er monno
m'ha detto "a Cì"
o te sveji o te ne vai affonno.
De che stamo a parlà.
Sapessi li mostri che c'ho n'testa io;
le notti senza stelle
li morsi sulla pelle
e piantati in mezzo ar core
du occhi che fanno ancora più rumore.
La gente che ho visto annà via
senza n'briciolo de poesia.
Le lacrime raccolte e poi versate
pè chi avrebbe meritato
solo inverni
e nisuna estate.
Mano mano finivo de capì
finivo de parlà
finivo de morì
pè annà lontano.
A nun avè pietà' semmai
me l'hanno insegnato:
le botte che ho preso quando m'hanno menato
gli amori finiti quando m'hanno rinnegato
le vorte che ho pregato e che gnisuno m'ha ascoltato.
Composto lunedì 6 marzo 2023
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    Scritto da: Marco Giannetti
    in Diario (Pensieri)
    È che... ho ubriacato il mio angolo di cielo e le sue montagne di te... ho sorvolato gli stessi percorsi di un aquila e ho chiuso l'eternità nei tuoi boschi... carezza, abbraccia ogni tuo albero perché è nel tuo gesto il vero parlare che porta all'attimo vero del sano capire... in ogni tuo confronto si spegne il mio perché il petto dell'anima trasuda dei tuoi seni, capaci e convinti d'amore perché sei un fiore di lavanda tra le mie lenzuola e in te le mie mani cercano pace, tra gli smaniosi miei silenzi e i tuoi... capaci quel tanto, da sentirli quando cammini tra le foglie nell'innesto degli occhi senza mai calpestarne lo sguardo.
    Composto domenica 5 marzo 2023
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      Scritto da: Raffaele Pisani
      in Diario (Pensieri)
      L'otto marzo lo festeggiamo così!

      Ci amiamo, ci comprendiamo, ci confrontiamo, ci rispettiamo e ci aiutiamo tutto l'anno. Gli inevitabili momenti "no" cerchiamo di superarli discutendone e riconoscendo i nostri torti. Saper chiedere scusa, inoltre, pensiamo sia la spugna che cancella ogni incomprensione. Ci teniamo mano nella mano trasmettendoci forza e coraggio per affrontare e superare ogni ostacolo, per donare ciò che possiamo a chi ha più bisogno di noi. Raccogliamo giorni di luce e di libertà per una nuova esistenza, per spezzare tutte le catene che da mille e mille secoli creano schiavitù. Cerchiamo spazi di cielo per dare vita ai nostri pensieri, ai nostri sogni, alle nostre speranze. Non vogliamo concessioni né per noi né per gli altri, solo diritti e doveri. Il posto che ci spetta ce lo conquistiamo, ora dopo ora, giorno dopo giorno, con le nostre forze, la nostra rettitudine e il nostro impegno. Vogliamo che nessuna donna sia più disposta ad essere bambolina e mercanzia per alcuno e che nessun uomo, per potente che sia, possa comprarsi anima e corpo di alcun essere umano. Vogliamo che a nessuno sia permesso di soffocare il coraggio, i sogni e la determinazione di chi, sempre nel rispetto degli altri, vuole essere padrone assoluto della propria vita. Vogliamo per tutti un confronto onesto e serio perché siano riconosciuti, finalmente, gli stessi diritti. Menzogne e inganni non ci appartengono, né confondiamo mai l'amore con il possesso: "amare" vuole dire innanzitutto dare, donarsi; "amare" è il momento in cui "l'io si perde nel" tu "dell'altro".
      È così che noi festeggiamo l'8 marzo, fianco a fianco, mano nella mano, ogni giorno, tutti i giorni dell'anno. Le mimose le lasciamo sugli alberi.
      Raffaele e Francesca.
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